San Marzano, rimane sporca l’area del depuratore

SAN MARZANO SUL SARNO. La Provincia di Salerno non dispone al momento delle risorse necessarie per la bonifica della variante in località Orta Loreto e il Comune concede altri due mesi di tempo all’en...

SAN MARZANO SUL SARNO. La Provincia di Salerno non dispone al momento delle risorse necessarie per la bonifica della variante in località Orta Loreto e il Comune concede altri due mesi di tempo all’ente per provvedere alla rimozione dei rifiuti.

Lo scorso aprile con un’ordinanza sindacale il primo cittadino di San Marzano Cosimo Annunziata aveva chiesto all’ente di Palazzo Sant’Agostino di provvedere immediatamente alla pulizia di un tratto della variante della strada provinciale 185, invaso da rifiuti speciali, anche pericolosi. L’arteria, infatti, ricade nelle competenze della Provincia di Salerno. La strada è quella che in parte costeggia l’area dei depuratori, sita sul confine tra San Marzano e Sant’Egidio.

L’arteria è da sempre meta di depositi indiscriminati di rifiuti. Lo scorso mese di febbraio la Regione ha provveduto alla pulizia in buona parte della strada, quella che ricade sotto le proprie competenze. Ma un tratto della variante era stato lasciato invaso dalla spazzatura, perché non di competenza regionale.

Da qui la richiesta dell’ente comunale marzanese alla Provincia di provvedere alla pulizia. Nelle scorse settimane è arrivata la risposta da parte di Palazzo Sant’Agostino: pur essendo state avviate tutte le procedure del caso, le difficoltà a reperire i fondi in tempi brevi hanno impedito di rispettare la scadenza, fissata in origine per la metà dello scorso mese di maggio. Il Comune, così, ha disposto di concedere altri sessanta giorni di tempo, per dar modo di reperire i fondi, non pochi, necessari alla bonifica. Si tratta, infatti, di spazzatura indifferenziata, pneumatici, materiali edili, ingombranti, apparecchiature elettriche ed altre tipologie di rifiuti anche pericolosi per le sostanze che contengono.

Se la Provincia non dovesse rispettare gli accordi, il Comune svolgerà a proprie spese la pulizia, salvo poi rivalersi su Palazzo Sant’Agostino.

A favorire il degrado dell’area, la sua collocazione, isolata e fuori mano, e l’assenza di controlli. Anche alla luce delle costosissime pulizie svolte dalla Regione e da quelle chiamate ad effettuare la Provincia, si pone il problema di preservare la zona da ulteriori scarichi. Adesso si deve ancora aspettare.

Mariangela Palmieri

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