SOLIDARIETA'

San Marzano, casa in fiamme: colletta sul web

Le associazioni Capoverde e San Marziano hanno raccolto quasi 9mila euro

SAN MARZANO SUL SARNO - La comunità di San Marzano sul Sarno si mobilita per la famiglia che ha perso la casa in un incendio divampato domenica sera in via Turati, al civico 33. L’associazione “Capoverde”, infatti, ha avviato una campagna di crowdfunding per racimolare quante più risorse possibili per consentire alla famiglia di riprendere possesso della propria abitazione. «La solidarietà è un valore fondante della nostra associazione, per questo non possiamo sottrarci dall'aiutare chi si trova in difficoltà. Una famiglia di San Marzano sul Sarno ha perso la propria casa per via di un incendio, quindi abbiamo organizzato una raccolta fondi per sostenerla in questo non facile momento. Tutti i proventi saranno devoluti alla famiglia nella più totale trasparenza. Ogni piccolo gesto può fare la differenza», hanno spiegato i vertici dell’associazione. Un appello che è stato rilanciato sulla piattaforma “GofoundMe” e condiviso migliaia di volte, tant’è che in due giorni ha consentito di raccogliere circa 9mila euro.

Una somma raggiunta grazie a 224 donazioni di varia entità, da 5 euro fino ad una di 400 euro passando per decine di contributi di 50, 100 e 200 euro. Nessuno, insomma, si è tirato indietro davanti alla richiesta di aiuto veicolata dalla “Capoverde”. Insomma, una vera e propria mobilitazione. Anche il comitato San Marziano si è attivato per la causa, attivando una carta Postepay su cui caricare offerte e contributi per la famiglia disastrata. «La nostra vicinanza e solidarietà alla famiglia colpita da questa disgrazia - spiegano dal comitato - . Dimostriamo di essere una grande comunità». L’incendio è divampato domenica scorsa, intorno alle 18. Salvo per miracolo il proprietario dell’appartamento, riuscito a scappare in strada giusto in tempo. Non c’è stato scampo per due cani, morti carbonizzati.

A spegnere le fiamme i caschi rossi del distaccamento di Sarno. Nell’immediatezza del rogo, la sindaca Carmela Zuottolo aveva emesso un’ordinanza di interdizione di accesso alle abitazioni e ai negozi sottostanti «sino al ripristino delle condizioni di abitabilità dell’indicato edificio e salubrità degli ambienti». Tra gli sgomberati anche una coppia che era in isolamento domiciliare per essere entrata in contatto con delle persone positive al Covid-19, poi accolta in una residenza per anziani.

Salvatore D’Angelo