Salzano si chiama fuori «Non mi candido a sindaco»

Il chirurgo spegne le voci ma ammette di lavorare a una lista con Salvatore Arena A destra potrebbe scendere in campo Tonia Lanzetta, ex assessore con Torquato

Se qualcuno pensava e parlava di Francesco Salzano quale anti Manlio Torquato si stava sbagliando. Il chirurgo, il cui nome circola a ogni elezione, fuga tutti i dubbi in vista delle amministrative della prossima primavera. «No, non sarò candidato sindaco», ha dichiarato Salzano, smentendo chi nelle ultime settimane ha fatto circolare la voce negli ambienti politici cittadini. Una decisione apparentemente irrevocabile. Tanti i motivi alla base. Lavorativi e familiari, in primis. Si tratta, infatti, di un medico molto affermato e impegnato, che dovrebbe scegliere tra i suoi pazienti e la città. Una condizione che probabilmente non lo vedrà nemmeno in lizza per uno scranno in consiglio comunale. Questo però non vorrà dire che sarà assente dalla scena politica. L’ex senatore sta lavorando ad una lista di candidati consiglieri. Un lavoro svolto in sinergia con Salvatore Arena, con il quale da tempo ha un rapporto consolidato di stima e amicizia: «Abbiamo ragionato sul fatto che qualcosa dovrà essere fatto, presentando almeno una lista».

Si sta cercando di individuare persone nel mondo delle professioni e non solo: «Spingeremo per un gruppo composto da giovani con idee e forze nuove, in questo modo contribuiremo allo sviluppo della città». Al momento, quindi, non si parla di candidature sindacali. Anche l’ex consigliere regionale non sarebbe direttamente della partita.

Apertissimo, invece, il capitolo delle alleanze. Diversi i fronti aperti. Si sonda il terreno in varie direzioni. A fare da ago della bilancia sarebbe sempre l’attuale primo cittadino. Tanti gruppi politici cittadini vorrebbero seriamente capire come e dove intende collocarsi. Un suo chiarimento potrebbe aprire nuovi scenari. Ma forse il suo atteggiamento è voluto. Nel caos è difficile mettere ordine e organizzare strategie, soprattutto se non si hanno le carte in mano così come è per Torquato. Ma questo modo di fare potrebbe rivelarsi un boomerang nel caso venisse fuori il nome di qualche coraggioso crociato anti Torquato. Una contro candidatura autorevole potrebbe far trovare scoperto l’attuale sindaco. Lui è consapevole di avere tanti corteggiatori, ma questo vale finché sarà l’unica “donna” sulla piazza.

A proposito di donne. Sul fronte della destra potrebbe essere calata la carta Tonia Lanzetta. L’ex assessore all’ambiente estromesso da Torquato intenderebbe prendersi la rivincita. C’è chi fa pure il nome di Lucia Bove, quale espressione del gruppo dei democratici che non hanno digerito l’appoggio amministrativo dato dal Partito democratico a Manlio Torquato. Riferimento di questo gruppo è il consigliere comunale Antonio Iannello, intenzionato a costruire qualcosa di buono e competitivo. Ci sono poi Pagliuca e Contaldo di Nocera 2.0, il loro progetto prende le distanze dai partiti, ma nasce da idee progressiste di centrosinistra.

Un po’ di chiarezza va messa anche nell’attuale maggioranza del sindaco Manlio Torquato. Ilario Capaldo pare abbia abbandonato le sorti dell’Udeur e starebbe dialogando con alcuni esponenti dell’imprenditoria cittadina per una lista autonoma. Lui ostenta vicinanza a Torquato, ma sarà così? Nicola Molinaro resta all’ombra del campanile, con Valerio D’Angelo pressato da Clemente Mastella a costituire una lista forte. L’ex guardasigilli sembra abbia chiesto di incontrare l’attuale sindaco. Ma c’è pure la disponibilità a candidarsi di Franco D’Angelo, sindaco due volte tra gli anni Ottanta e Novanta, che avrebbe sposato il progetto Noi salernitani del politico sannita.

Tra tanti dubbi, l’unica certezza è rappresentata dal Movimento 5 stelle, pronto a sottoporre programmi e nomi alla base.

Salvatore D’Angelo

©RIPRODUZIONE RISERVATA