«Salviamo l’Agenzia delle entrate»

La Cidec di Amalfi lancia l’appello per non far sopprimere l’ufficio

AMALFI. «Lotteremo con tutte le nostre forze, insieme ai cittadini di Amalfi e non solo, ma, dell’intera Costiera, affinché, non venga soppresso lo sportello delle Agenzia delle Entrate di Amalfi». Franco Florio, presidente della Cidec di Amalfi, lancia l’allarme sulla possibile soppressione, nell’antica Repubblica marinara, dell’ufficio dell’ Agenzia delle Entrate, che serve l’intera Costiera.

Uno “scippo” che s’aggiungerebbe alla perdita della sezione staccata del Tribunale e del giudice di pace, che impoverirebbe ancora di più il comprensorio amalfitano sul fronte dei servizi pubblici.

Proprio per questo Florio, assieme ai commercianti della Divina, è sul piede di guerra. Il responsabile cittadino, proprio per evitare la soppressione dell’importante ufficio, invita l’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Daniele Milano «ad attivarsi, nei confronti della Direzione regionale dell'Agenzia delle Entrate, al fine di mantenere ad Amalfi, lo sportello decentrato in quanto, servizio essenziale per tutti i cittadini dei comuni della Costiera». Anche perché, come sottolinea Florio, «è improponibile solo immaginare che i cittadini debbano recarsi a Salerno per pagare l’onorario di un professionista o per discutere pratiche spesso non particolarmente rilevanti». «O addirittura - aggiunge - per l’apertura di un semplice codice fiscale».

D’altronde, a detta dell’esponente della Cidec la cosiddetta «spending review 3 non parla di chiusura di uffici, solo di ridimensionamento dei canoni di locazione ed altre soluzioni». E, in questo caso, ci sarebbe già una soluzione per mantenere l’importante ed essenziale servizio sul territorio costiero.

«Sembra che la passata Amministrazione - rileva Florio - abbia deliberato la disponibilità di ubicare lo sportello delle Agenzia delle Entrate nei locali a pianterreno dell’ex pretura. E se ciò corrispondesse al vero, ci chiediamo come mai non la delibera non sia stata attuata dall’attuale Giunta». «O in alternativa - conclude - si potrebbero utilizzare i locali già predisposti per la nuova caserma Guardia di Finanza, che pare non interessino più per tale scopo».

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