Salvi i punti nascita, almeno per ora 

Il commissario Asl, Iervolino, ha firmato una deroga che li tiene aperti a Sapri e Polla anche dopo il 31 dicembre

SAPRI. I punti nascita degli ospedali di Polla e Sapri sono salvi, almeno per ora. Ed i reparti continueranno a funzionare anche dopo il 31 dicembre, domani, garantendo così il servizio alle madri che hanno già programmato il parto ed alle partorienti in situazioni di rischio. A tranquillizzare le popolazioni del Basso Cilento e del Vallo di Diano, ancora in attesa che il piano sanitario rimodulato venga pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione e che il comitato punti nascita del ministero della salute dia il parere definitivo, è il commissario dell’Asl di Salerno, Mario Iervolino.
Una sorta di deroga di emergenza, la sua. «L’Asl Salerno – si legge nella lettera scritta a quattro mani da Iervolino e dal sub commissario Vincenzo D’Amato – ha di recente inoltrato alla Regione la documentazione propedeutica alla riformulazione della richiesta di deroga alla chiusura dei punti nascita. Poiché l’aggiornamento delle check list al 2018 evidenzia il superamento delle criticità relative agli standard operativi, tecnologici e di sicurezza del primo livello di assistenza ostetrica e pediatrico-neonatologica definiti dall’accordo Stato-Regioni, riteniamo che gli ospedali possano continuare ad assicurare i livelli essenziali presso i punti nascita oltre la data prevista per la chiusura e fino a nuova successiva determinazione».
Ieri, intanto, il portavoce del comitato di lotta “Sapri 2018”, Luciano De Geronimo, ha incontrato il direttore sanitario del presidio ospedaliero dell’“Immacolata”, Rocco Calabrese. «Quest’ultimo – sottolinea De Geronimo – ha tenuto conto delle situazioni di disagio. Dunque, la scadenza naturale per ora è stata derogata dall’intervento del commissario Iervolino. Siamo a conoscenza che la proposta dell’Asl e del direttore sanitario stesso, recepita dalla Regione, andrà alla commissione punti nascita che si riunirà entro gennaio. Poiché il piano rimodulato deve essere ancora discusso dal ministero, nell’ambito di questa “vacatio”, bene ha fatto Iervolino a prorogare il servizio».
In tutta sostanza, Calabrese ha deciso di non tener conto del decreto di chiusura, ancora non revocato, portando all’attenzione di Iervolino le motivazioni ed i pericoli per le future mamme che gli impedivano di chiudere il servizio.
Sulla vicenda arriva anche l’attacco del vicesindaco di Caselle in Pittari, medico, Gianpiero Nuzzo. «Abbiamo assistito all’affannosa corsa di tanti per ringraziare, chi i pentastellati del senatore Castiello, chi De Luca, della scongiurata chiusura dei punti nascita. La verità è che la mancata soppressione degli stessi è avvenuta non per i proclami vari e le passerelle dei politici di turno, ma semplicemente per la mancanza di un piano alternativo al provvedimento che ne decretava la chiusura».
Vito Sansone
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