Salvi i Consorzi di bacino Scatta una nuova proroga

Il passaggio di competenze ai Comuni è stato rinviato di almeno altri sei mesi Ora si aspetta che il nuovo Governo definisca il quadro normativo

SALERNO. Ancora una lunga giornata quella vissuta ieri sul fronte rifiuti in provincia di Salerno. Dopo la lettera congiunta dei tre commissari liquidatori dei Consorzi di Bacino, Fabio Siani (Salerno 1), Giuseppe Corona (Salerno 2) e Giovanni Siano (Salerno 3) che l’altro giorno avevano annunciato di non assumersi più nessuna responsabilità sui lavoratori e sui cantieri dei rispettivi ambiti a partire dalla mezzanotte del primo gennaio, nella tarda serata di ieri è arrivata una schiarita dalla Regione.

Giovedì sera l’assessore provinciale all’ambiente, Adriano Bellacosa, appena ricevuta la lettera dei tre commissari, aveva scritto alla Regione e al prefetto per chiedere un intervento che consentisse la prosecuzione delle attività anche con l’arrivo del nuovo anno. In sostanza aveva chiesto di continuare ad applicare la legge regionale 26 del 2010 – più volte prorogata – in attesa di un quadro normativo nazionale più chiaro, condizione essenziale per la stesura di una nuova legge in materia di gestione del ciclo integrato dei rifiuti. Ieri sera è arrivata ai 551 comuni della Campania la comunicazione congiunta del settore Ambiente della Regione e dell’assessore Giovanni Romano, con la quale è stata comunicata la prosecuzione della gestione commissariale in regime transitorio. Un regime che potrebbe durare da sei mesi ad un anno. In questo lasso di tempo si attenderà che un nuovo Governo attui una norma che vada a regolamentare il settore e, nel frattempo, a livello provinciale si definiranno meglio le competenze.

Per tutta la giornata di ieri si sono rincorse le notizie, sia in ambito politico che sindacale. Alla finestra i tre commissari e i lavoratori, messi in allarme dalle organizzazioni sindacali. Ieri mattina, davanti alla sede della Provincia, alcuni iscritti ai sindacati autonomi si sono presentati con in mano i due documenti per la richiesta di distacco dal Consorzio alla Provincia. Una forma precauzionale che era stata suggerita in vista dell’imminente scioglimento dei consorzi di bacino. Un allarme che, alla luce della comunicazione arrivata in serata da Napoli, sembra essere rientrato. Ad aprirsi sarà invece un nuovo momento di polemiche, che arriveranno soprattutto da quei Comuni – Salerno in testa – che attendevano il primo gennaio per riappropriarsi delle competenze sul ciclo dei rifiuti. Il Comune capoluogo, in forza anche di un accordo sottoscritto con la Provincia alcune settimane fa, era già pronto al passaggio di cantiere. Stesso discorso anche per alcuni piccoli Comuni. Ora, però, tutto resta invariato e solo il prossimo esecutivo potrà dare una nuova governance ai rifiuti.

Mattia A. Carpinelli

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