scafati al voto

Salvati e D’Alessandro uniti contro Aliberti

SCAFATI. Si accende la polemica tra i candidati sindaco. Cirielli dà il via alla campagna elettorale di Cristoforo Salvati puntando il dito contro il familismo di Aliberti: «Lancia attacchi...

SCAFATI. Si accende la polemica tra i candidati sindaco. Cirielli dà il via alla campagna elettorale di Cristoforo Salvati puntando il dito contro il familismo di Aliberti: «Lancia attacchi personali con arroganza e prepotenza e genera odio sociale. Mi chiedo perché, se il suo interesse è solo politico. Devo pensare che, se vincesse, non potendosi più candidare a sindaco tra 5 anni, farebbe candidare sua moglie?».

Ancora: «Salvati rappresenta l’ideale del politico che si dedica al bene della comunità e non persegue interessi personali e familiari. Riporterà equilibrio e coesione comunitaria in una città diventata feudo».

Cirielli batte sull’identità di “Fratelli d’Italia’: «Siamo un partito patriottico. Al governo nazionale abbiamo scelto di stare all’opposizione per vigilare, faremo lo stesso qui se non vinceremo». Salvati: «La nostra battaglia è per conquistare il ballottaggio e poi la vittoria. Ho condiviso il programma del 2008, ma non alcune scelte. Sono per una politica sana, non farò candidare mia moglie al Consiglio Regionale». L’appello all’elettorato di centrosinistra: «È il momento di una politica seria che va oltre i colori politici».

Per l’altro schieramento, durissima l’invettiva di Vittorio D’Alessandro - in piazza per l’apertura con gli onorevoli Iannuzzi e Buonabitacola, insieme a Grimaldi, Vitiello, Cucurachi e De Felice – contro il sindaco uscente. «L’amministrazione Aliberti è la peggiore che Scafati abbia mai avuto, con forti caratteristiche di illegalità e immoralità. Ha svenduto l’ospedale a Cirielli e Caldoro per ragioni di carriera personale e familiare, ha operato per impedire la realizzazione del Pip di via Sant’Antonio Abate, ha chiuso il Puc in qualche cassetto della sua nuova casa, ha usato il fiume Sarno per fini di becera propaganda personale, ha piegato le procedure amministrative a finalità di clientela e scambio elettorale. La famiglia Aliberti/Paolino è l’unica per la quale a Scafati la vita sia veramente cambiata. Noi, invece, vogliamo ripartire dagli ultimi, dai più giovani e dalle donne».

Agli avversari: «Salvati non ha credibilità politica per rappresentare l’alternativa. Pesce e i suoi sostenitori, rifiutando l’unità, hanno offerto immeritati vantaggi ad Aliberti». Manifestazione corale anche per Michele Raviotta che ha confermato l’impegno del Cotucit nei confronti delle fasce più deboli. «La mia campagna elettorale è sempre aperta perché il dialogo con i cittadini è continuo. Le politiche sociali sono alla base del programma: occupazione, tutela dei meno abbienti, riduzione dei costi della politica e dei tributi, ospedale Sono l’unico candidato alternativo ad Aliberti».

Maria Rosaria Vitiello

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