Università

Saltano le borse di studio: «Senza sussidio non potrò laurearmi»

La rabbia di Leo: «La mia famiglia vive con 900 euro ma per la Regione siamo ricchi»

SALERNO. «La mia famiglia vive con 857 euro al mese, ma anche quest’anno non prenderò la borsa di studio». A parlare è Leo M., uno studente dell’Università degli Studi di Salerno, con in tasca già una laurea triennale in Biologia, che quest’anno sperava di riprendere il percorso universitario con il sostegno finanziario della borsa di studio. Dopo il conseguimento del primo titolo accademico, Leo è stato costretto a fermarsi per un anno. La storia di Leo. «Non ho potuto iscrivermi subito alla laurea magistrale perché non sono rientrato nei parametri di assegnazione per la borsa di studio 2015/2016 e non mi sarei potuto permettere di pagare il costo degli studi, che ovviamente non comprende solo le tasse, ma anche le spese per libri, gli spostamenti, il sostentamento, la partecipazione a progetti di ricerca fuori sede e tante altre spese che si accollano normalmente gli studenti e le loro famiglie».

Leo vive in una famiglia con un reddito annuale di 10.285 euro e ha perso il padre nel 2014, unico stipendiato in casa. Nonostante la sua situazione, Leo non è stato considerato meritevole di borsa di studio poiché la sua condizione non è risultata perfettamente conforme ai parametri Isee ed Ispe fissati nel bando di assegnazione delle borse emanato dall’Adisu di Salerno. L’Isee di Leo, l’indicatore della situazione reddituale equivalente, cioè la somma totale dei redditi familiari, è effettivamente basso (10.285 euro) ma ciò che lo ha penalizzato è stato l’Ispe, l’indicatore della situazione patrimoniale equivalente stabilita in base alle proprietà immobili come case, terreni e fabbricati. Venendo a mancare suo padre, Leo è diventato proprietario della casa in cui abita e il suo Ispe è risultato di 45mila euro. La soglia massima consentita dal bando per accedere alle borse di studio all’Università di Salerno è di 27.700 euro, il che ha escluso lo studente dalla graduatoria. Insomma Leo e la sua famiglia hanno una casa di proprietà, all’interno della quale sopravvivono con meno di 900 euro al mese. Una situazione paradossale che questi indici non tengono in considerazione.

La riforma del Governo. Lo scorso anno il Governo emanò una riforma dei parametri per l’assegnazione delle borse di studio che innescò un movimento studentesco di protesta molto partecipato. I nuovi parametri avrebbero causato la perdita di migliaia di borse di studio in tutta Italia per altrettanti studenti che, evidentemente, necessitano di quei soldi per studiare. Lo stesso Ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, ammise l’errore e il Governo fece un passo indietro rialzando il tetto massimo dei parametri di ammissione. Tetto che però non è stato rispettato da tutte le regioni, tra queste la Campania, che ha mantenuto i valori di gran lunga inferiori, penalizzando così migliaia di studenti bisognosi di aiuti finanziari, inclusi quelli iscritti all’Università di Salerno.

Il merito non paga. Nella stessa situazione in cui si trova Leo sono in tanti all’Università di Salerno. È il caso di Roberta T., studentessa di Farmacia che, nonostante un reddito familiare molto basso, non è rientrata per un soffio nelle soglie previste. Lei è di Padula, ha tutti i requisiti di merito, una media alta e tutti i crediti formativi accumulati per vedersi riconfermata la borsa che aveva già preso nei primi due anni di studi. E invece dopo il 2015, anche quest’anno probabilmente resterà fuori. «Dopo la riforma dello scorso anno, le soglie Isee e Ispe sono diventate troppo basse. Infatti dopo aver vinto la borsa per due anni di seguito, negli ultimi due sono rimasta fuori graduatoria». Roberta, essendo una studentessa modello, può sperare nel rimborso delle tasse, previsto per chi è in regola col percorso universitario a Salerno. Eppure, come è già accaduto lo scorso anno, non vincerà la borsa per l’assegnazione dell’alloggio e i soldi delle tasse restituite non bastano per sostenere la spesa di un appartamento e tutte quelle che si affrontano nel corso di un anno accademico.

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