la vertenza ises

Salta l’udienza al Consiglio di Stato, don Enzo dai legali

Firmata l’ordinanza di trasferimento dell’Ises nel centro Polifunzionale mentre viene rinviata l’udienza del Consiglio di Stato su richiesta dell’Asl con all’orizzonte il ricorso di don Enzo...

Firmata l’ordinanza di trasferimento dell’Ises nel centro Polifunzionale mentre viene rinviata l’udienza del Consiglio di Stato su richiesta dell’Asl con all’orizzonte il ricorso di don Enzo Caponigro. Dopo il placet del Consiglio comunale di lunedì sera, il sindaco Massimo Cariello ha firmato l’ordinanza di assegnazione provvisoria della struttura di accoglienza all’Ises – e nello specifico al commissario liquidatore Angela Innocenti – per 90 giorni, a partire dall’inizio delle attività del centro di riabilitazione. Già in programma, prima di Natale, il collaudo dell’opera pubblica, nel frattempo la Innocenti sta inoltrando richiesta all’Asl per ottenere il permesso a trasferire i 27 pazienti residenziali. Oltre alle procedure burocratiche per la dislocazione delle attività, il commissario liquidatore, dovrà avviare anche il bando per la cessione del ramo d’azienda. Il conto alla rovescia inizierà con lo spostamento dei pazienti nel Centro Polifunzionale.

Un sospiro di sollievo per i dipendenti che mercoledì mattina hanno atteso la firma dell’ordinanza nella struttura di piazza Pendino mentre ieri mattina hanno ricevuto la notizia del rinvio dell’udienza del Consiglio di Stato: «Non è stato l’Ises a chiederlo – spiega Tullio Gaeta – ma sicuramente è un dato positivo per tutta la vicenda». Il rinvio, secondo indiscrezioni, sarebbe stato richiesto dalla stessa Asl.

Le nubi sul centro Ises sembrano diradarsi anche se all’orizzonte rimane la questione giudiziaria che si aprirebbe con il ricorso di don Enzo Caponigro. L’ex reggente del Santuario conferma che non si fermerà: «Aspettavo solo la firma dell’ordinanza – spiega don Enzo – ora insieme agli avvocati valuteremo i possibili percorsi legali da fare per tutelare le finalità per cui il Centro Polifunzionale è stato costruito». Una volta collaudata la struttura, qualora il sacerdote procedesse con il ricorso si potrebbe aprire una vertenza con la Regione. Il finanziamento per la costruzione del centro Polifunzionale prevedeva una precisa finalità che è l’accoglienza del turismo religioso, per cui una volta collaudato dovrà essere affidato con un bando pubblico. Il rischio è la perdita del finanziamento, con l’obbligo di restituire i 6 milioni di euro serviti a costruirlo. Per il momento il 56 dipendenti sperano in un veloce trasferimento.

Angelica Tafuri

©RIPRODUZIONE RISERVATA