IL CASO

Salerno, un’opera d’arte da 90mila euro per l’Auditorium chiuso da anni

Ok al progetto definitivo per l’installazione di un architetto salernitano sul terrazzo dell’Umberto I. Ma la “sala per la musica” è ancora senza futuro

SALERNO - Quasi 90mila euro per dotare di un’opera d'arte contemporanea una struttura chiusa, non fruibile dal pubblico così come dagli addetti dello spettacolo e della cultura. L’eterna vicenda dell'auditorium Umberto I, la struttura a servizio dell’arte di Canalone, ora torna sotto i riflettori dopo una determina del settore Opere e Lavori Pubblici del Comune di Salerno firmata dal responsabile Giovanni Micillo che annuncia l’approvazione del progetto definito per la realizzazione di un’opera d’arte da installare nella struttura ed in particolare sul terrazzo esterno che dà sul Golfo di Salerno. Nel dettaglio, l’Ente di Palazzo Guerra ha impegnato 88.816 euro dei fondi europei già destinati al progetto per far sì che l’architetto Paolo Santoro , vincitore del concorso lanciato negli scorsi anni, possa rendere realtà le sue idee.

La determina, intanto, ripercorre l’intera vicenda dell’opera - e di conseguenza di una delle “incompiute” della città - partendo proprio dall’inserimento nell’appalto di riqualificazione dell’Auditorium finanziato con dieci milioni di fondi del Piu Europa - così come previsto dalla legge - la destinazione di una quota percentuale per la realizzazione di un'opera d’arte. Il concorso d’idee fu aggiudicato nelle ultime settimane del 2020 all’architetto Santoro che, lo scorso aprile, ha trasmesso il progetto definitivo: il plico, a maggio, è stato trasmesso anche alla Soprintendenza che ha fatto richiesta di chiarimenti e integrazioni. Il 30 maggio scorso, poi, le “correzioni” al progetto hanno ricevuto l’ok dalla Soprintendenza permettendo così al Comune di approvare l’opera e varare il finanziamento. Fondi che, dunque, arrivano proprio mentre il futuro dell’auditorium Umberto I resta ancora avvolto nel mistero dopo che la struttura è stata al centro del dibattito nel corso della campagna elettorale. Da tempo, l’amministrazione comunale guidata da Vincenzo Napoli sta cercando di comprendere come rendere fruibile la struttura di via De Rienzi, chiusa dal 16 maggio del 2016, data in cui furono consegnati i lavori. Da allora l’ex orfanotrofio - con 350 posti, sale collettive per concerti e conferenze e una sala di registrazione- è praticamente inservibile.

Una sorta di tempio della musica dove sono state installate una serie di tecnologie che, tra l’altro, necessitano di particolare cura. Così come è praticamente inservibile il parcheggio sottostante che, in gran parte, non è utilizzabile. Anzi, il problema della sosta è proprio una delle ragioni che, stando alle spiegazioni arrivate negli scorsi mesi dell’amministrazione comunale, bloccano l’apertura dello spazio dell’ex Umberto I. Dagli uffici di Palazzo di Città si assicura che l’iter con il Genio Civile è in corso e che si sta valutando come riuscire a realizzare - finalmente - l’area di sosta. Una soluzione per la fruibilità potrebbe arrivare dall’apertura di un nuovo parcheggio al posto dell’attuale campo di calcetto di Canalone.

Il via libera è arrivato dalla Regione che è pronta a mettere a disposizione mezzo milione di euro per il progetto. Finora è stato commissionato uno studio di fattibilità che renderà possibile richiedere il successivo nulla osta dell’Autorità di Bacino e, a quel punto, si potrà attingere al finanziamento regionale. In attesa della svolta che potrà dare - finalmente - nuova vita alla struttura di Canalone, adesso possono partire gli interventi per la realizzazione dell’opera d’arte contemporanea da 90mila euro che sarà installata - se la situazione resterà così anche nei prossimi mesi all’interno di un “gioiello”, di un luogo in grado di diventare un tempo della musica e della cultura in città, che resta chiuso dal lontano 2016.

(al.mo.)