Salerno tornerà capitale d’Italia

Comune e associazioni programmano la festa per i 70 anni del Primo Governo

Il Comune di Salerno chiama a raccolta enti ed associazioni allo scopo di creare una grande squadra che, in vista del 70esimo anniversario del Primo Governo dell’Italia Liberata che si insediò proprio in città, organizzi e dia luogo ad eventi celebrativi e commemorativi di un fondamentale momento storico per la nazione. Ieri presso la Sala Giunta la prima riunione conoscitiva nella quale si è fatto il punto degli interessati a lavorare alla grande festa che si prepara per il prossimo febbraio, iniziando anche a prendere impegni, relativi alle proprie capacità e possibilità, per arrivare alla prossima riunione (convocata sempre in Comune mercoledì 4 dicembre) pronti a rendere operativi i programmi che già nelle prossime settimane inizieranno a esser stilati. «L’intenzione - hanno spiegato gli assessori Ermanno Guerra ed Enzo Maraio, che hanno presieduto la riunione di ieri pomeriggio - è dare il senso della reale e viva mobilitazione della città e di tutti i suoi luoghi ed i suoi componenti per ricordare ciò che settant’anni fa accadeva nei luoghi che noi oggi abbiamo l’onore di vivere e frequentare. Questa è una prima fase di conoscenza e studio, dalla prossima riunione inizieremo a mettere le basi per stilare un programma che speriamo dia giusto risalto ad una festa così importante e per noi anche prestigiosa». La tendenza sembrerebbe di voler concentrare i festeggiamenti in dieci, al massimo quindici giorni, poiché diluire troppo nel tempo un evento di tale portata rischierebbe di svilirne anche la solennità. Ieri pomeriggio c’erano associazioni universitarie, Società Salernitana Storia Patria, l’Archivio di Stato, la Provincia di Salerno, Erchemperto, Parco della Memoria, Museo dello Sbarco, Discotea ed altre associazioni interessate ad essere parte attiva nell’organizzazione dell’evento. Da parte delle delegate della Provincia di Salerno Barbara Cussino e Wima Leone, l’impegno ad approfondire le ricerche presso la storica Villa Guariglia alla ricerca di foto, giornali, documenti e simili riferiti a quell’epoca che possano dare un contributo, oltre la disponibilità della Pinacoteca provinciale ad essere veri e propri luoghi della celebrazione. E poi l’intenzione di organizzare un convegno che approfondisca anche la storia. Apprezzata ma da discutere ed approfondire l’idea lanciata dal professore Nicola Oddati di rinominare l’attuale Sala del Gonfalone “Sala della Costituzione” perché, ha spiegato «è lì che per la prima volta si è parlato di Carta Costituzionale». Cauti gli esponenti dell’amministrazione comunale «non sono cambiamenti semplici da fare ma, come di ogni altra cosa, se ne può parlare».

Carmen Incisivo

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