SOS A SALA ABBAGNANO

Salerno, sulle colline regnano mucche e degrado

Sacchetti ovunque lungo la strada che collega Giovi al centro. Tornano i bovini vaganti: «La situazione ora è insostenibile»

SALERNO - Sembra un paradosso esclusivo delle zone collinari della città: più è panoramica la strada e maggiore è il degrado che si trova. La vista spettacolare dell’intera città e del suo Golfo, infatti, non mitiga affatto l’indignazione dei residenti di una delle arterie principali che collegano Giovi e Sala Abbagnano al centro della città. Spazzatura abbandonata per giorni con un cattivo odore che l’accompagna: è una costante che si ritrova spesso, oltre a una serie di sacchetti che restano abbandonati qua è la, talvolta portati dal vento. E, più spesso, dall’inciviltà di chi passa di lì e lancia i suoi sacchetti senza alcun rispetto. Il risultato è nauseabondo e la sporcizia estrema, soprattutto - come accade anche nel centro della città - attorno alle campane di raccolta del vetro. Anche in questo caso, all’interno ci sono ben poche bottiglie. Invece, tutto attorno, c’è una vasta gamma di pattume del più svariato materiale. Non solo: perché all’inciviltà di qualcuno si aggiunge anche il problema delle mucche che sconfinano sulla strada e rompono i sacchetti in cerca di cibo.

È evidente che l’organico che le attira non dovrebbe essere proprio in strada: fatto sta che, in sostituzione dell’erba, si nutrono di quello che trovano e il resto rimane abbandonato sulla strada senza che nessuno vada a pulire anche per parecchi giorni. «Di solito il massimo degrado si registra una volta alla settimana, negli ultimi periodi, invece accade praticamente ogni tre o quattro giorni. Non si capisce se è colpa degli incivili o delle mucche, la realtà dei fatti è che qui c’è una situazione da schifo», sintetizza un residente della zona. «Solo ieri mattina ho “incontrato” una decina di mucche che pascolavano incustodite libere. È ovvio che c’è un concorso di colpa perché ci sono gli incivili che buttano la spazzatura già alle 16 fuori casa ed è ovvio che gli animali vanno dove c’è da mangiare», racconta un cittadino che abita a Giovi e lavora al centro storico e, ogni mattina sale e scende percorrendo lo stesso itinerario, notando l’aggravarsi ormai continuo della situazione.

«Servono più telecamere e multe vere per gli incivili», gli fa eco una signora transitando in automobile. «Quando sono andato a buttare le bottiglie mi sono reso conto che, avendo ai piedi le infradito, rischiavo anche di farmi male seriamente e, chissà, di rischiare una qualche infezione», insiste uno dei residenti raccontando la recente esperienza nel tentativo di buttar via quattro bottiglie vuote nella campana del vetro. Sembra un paradosso tutto collinare che si ripete in più punti, compresa quella pineta che, appena un mese fa, è stata distrutta in gran parte dalle fiamme. Anche in quel caso i residenti avevano lanciato l’allarme sulla necessità di tutelare quel piccolo polmone verde che si apriva sul mare. Anche in quel caso si denunciarono abbandono di rifiuti e degrado. Anche in quel caso, il panorama da cartolina della città era funestato dai sacchetti lasciati tra i pini. Restano i segni del fuoco e i sacchetti sono tornati anche lì, dove gli incendi hanno distrutto tutto.

Eleonora Tedesco
©RIPRODUZIONE RISERVATA