IL CASO

Salerno, sul lungomare regna il degrado

Spunta una tenda fra aiuole e topi. E una bimba scivola sull’acqua di una perdita

SALERNO - Una bimba corre, scivola e batte la testa. Nulla di grave ma l’episodio denunciato agli agenti della Municipale di pattuglia lascia ben comprendere come il degrado a cui è lasciato il chilometro e mezzo più panoramico e rappresentativo della città. Che ora diventa pure pericoloso. Da tanti giorni, infatti, sul Lungomare c’è una grossa perdita d’acqua. «Noi inoltriamo la segnalazione ma è Salerno Sistemi che deve occuparsi di riparare il guasto. Dipende solo da loro», hanno risposto impotenti i vigili alle proteste dei cittadini a passeggio ieri mattina. E non c’è solo la gran pozzanghera provocata dalla perdita a essere un potenziale pericolo: le sconnessioni dell’asfalto e le buche sono un po’ dappertutto così come gli avvallamenti della pista ciclabile che, con l’aggiunta del fascio di binari ancora presenti, diventa molto più pericolosa che pedalare nel traffico di via Roma.

I problemi di degrado del Lungomare, però non finiscono con la perdita d’acqua perché è proprio l’impatto complessivo a restituire una sensazione di totale abbandono. Addirittura, sfidando i topi che passeggiano tra le aiuole, c’è chi ha piazzato direttamente una tenda da campeggio nel verde. D’altronde, le panchine cadenti, nonostante i tentativi di pitturazione, sono parecchio dure e scomode. Così, tra venditori di calzini (tornati prepotenti e con al seguito anche i cornetti portafortuna), tante persone usano il Lungomare come il salotto di casa. Insomma, tra degrado umano e urbanistico, il Lungomare non è solo in condizioni pietose ma sta diventando anche un vero pericolo.

(e.t.)