POLITICA

Salerno, strappo in maggioranza: siamo a sette

Anche Stasi si defila, mentre Napoli si prepara alla resa dei conti

SALERNO - Lo strappo nella maggioranza consiliare c’è. È evidente e non si può negare. Tant’è che lo stesso sindaco Enzo Napoli n’è consapevole. Al contrario dei dissidenti, però, non punta il dito contro nessuno. E non getta altra benzina sul fuoco. Meglio stemperare gli animi e non alimentare ulteriori polemiche. Così Napoli, il giorno dopo l’ufficializzazione della rottura, con la conseguente perdita di ben 7 consiglieri di maggioranza, appare tranquillo. «Aspetto i loro chiarimenti», dice riferendosi alle accuse degli oramai ex compagni di viaggio Antonio D’Alessio, Leonardo Gallo, Corrado Naddeo (Azione), Nico Mazzeo, Donato Pessolano (Italia Viva) e Giuseppe Ventura (Davvero Verdi). Napoli, infatti, sostiene di non capire «quali siano stati i motivi delle divergenze con la maggioranza».

E, perciò, non si lascia andare a nessun commento: «Ascolteremo la loro tesi in Consiglio comunale – spiega il primo cittadino - e una volta che sapremo le ragioni, daremo delle risposte adeguate». Nulla di più. Anche perché il lavoro ha la priorità rispetto alle beghe di maggioranza. «Sono molto concentrato sulle cose da farsi – sottolinea Napoli - ci stiamo impegnando e c’impegneremo a risolvere i problemi. Altri la pensano diversamente e in questo non vedo nessuno scandalo. Ne posso prendere solo atto. Naturalmente le nostre valutazioni, anche di livello etico, le faremo in seguito».

Gaetano de Stefano

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