IL FATTO

Salerno, Spirito benedice l’Authority e Gallozzi detta le priorità 

Il presidente dell’Autorità portuale: «Una torre per lo stoccaggio delle auto»

SALERNO. Dal primo gennaio il porto di Salerno è entrato a far parte dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno centrale. E, il presidente dell’Authority, Pietro Spirito, “festeggia” l’ingresso con un incontro, domani, alla Stazione marittima, per rendere pubblici i risultati raggiunti dal Comitato di gestione, di cui fanno parte, oltre allo stesso Spirito, Nino Criscuolo, Arturo Faraone, Luigi Iavarone, Umberto Masucci. Lo stesso Spirito in un intervento ieri su Repubblica, ha anticipato alcune iniziative dell’Autority per il porto di Salerno: «stiamo realizzando, e lo completeremo entro la fine di gennaio - ha scritto - lo spianamento dei fondali, per poi procedere al dragaggio». Per fare fronte all’incremento dei traffici, inoltre, «saranno realizzate operazioni di ottimizzazione nell’uso degli spazi, a partire dalla realizzazione di una struttura multipiano per lo stoccaggio delle automobili, che consenta di operare al meglio sia questa tipologia di traffico sia lo sviluppo delle autostrade del mare».
L’incontro di domani sarà anche l’occasione per parlare del futuro dello scalo. Perciò Agostino Gallozzi - presidente di Sct spa, gruppo leader nel traffico container, che pure quest’anno ha visto aumentare la movimentazione del 18% – dà qualche suggerimento a Spirito: «Ribadiamo la nostra convinzione – dice Gallozzi – che il pieno decollo dell’Autorità portuale possa rappresentare un punto di forza nell’ambito di questa strategia. A patto, però, che il 2018 sia l’anno della svolta per il miglioramento della qualità infrastrutturale dello scalo e, nello stesso tempo, di una vasta ed approfondita opera di potenziamento della qualità delle strutture interne, con interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria a banchine, arterie stradali, viabilità». Gallozzi chiede l’immediata attivazione di «un percorso con lavoratori ed imprese, dal punto di vista dell’implementazione delle politiche della formazione professionale e della sicurezza sul lavoro».
Tra le priorità c’è il dragaggio dei fondali, l’allargamento dell’imboccatura e il completamento di Porta Ovest: «Il cammino verso il gigantismo navale – spiega – è inarrestabile. Solo i porti in grado di ospitare all’ormeggio navi di più grandi dimensioni avranno la possibilità di crescere. Il porto di Salerno si presenta pronto a questa sfida e nei prossimi anni potrà approfittare di ogni opportunità che si presenterà sul mercato».
Gaetano de Stefano
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