IL CASO

Salerno, «Sigilli alla villa storica: evitiamo danni»

L’appello dei proprietari dell’ex dimora Wenner finiti nel mirino dei vicini: «In pericolo il parco e un prezioso affresco»

SALERNO - Troppi rumori: sequestrata da mesi dopo le feste contestate e ora rischia di essere danneggiata per mancata manutenzione. È il triste destino di una delle più belle ville “degli Svizzeri”, villa Wenner, attualmente villa “Dina”, con tanto di storico parco, che dopo un esposto dei vicini, è stata sequestrata dal gip del tribunale di Salerno, su richiesta della procura. Sotto sequestro sono finiti i 300 metri quadrati circa del primo piano della villa, la piscina e parte del parco. Si tratta di strutture sottoposte a vincolo della Soprintendenza ai beni monumentali per il loro pregevole valore, spesso meta di turisti, scolaresche e studiosi. Un’area utilizzata gratuitamente per manifestazioni culturali, come presentazione di libri, o ai fini sociali.

Perfino il Comune di Pellezzano ha un comodato d’uso gratuito proprio per l’appartamento al pian terreno, lo stesso sequestrato nei mesi scorsi, per celebrare i matrimoni civili. Insomma, una dimora storica che da marzo è chiusa, senza neanche poter fare la manutenzione ordinaria. Il tutto per evitare che si possano svolgere nuove feste. La villa, infatti, è stata affittata per eventi e cerimonie, scatenando le proteste da parte di due vicini. La vicenda trae origine da una denuncia presentata nel giugno del 2018 contro le sorelle Scarpa, proprietarie della storica dimora da parte di una vicina, dove si sottolineava che la villa era stata trasformata in location per feste varie con tanto di urla fino all’alba e dove la musica era ad alto volume di giorno e di notte. I carabinieri del Nas si presentarono a villa Dina e riscontrarono che era in atto una festa con 110 persone, con intrattenimento musicale. Nel dicembre dello stesso anno un altro vicino ha lamentato sostanzialmente le stesse cose. Sono 24 gli eventi organizzati nel 2019 non comunicati, secondo il giudice, alla questura, pur essendo delle locazioni brevi dell’immobile per 24 ore. Per il giudice le feste erano idonee a disturbare i confinanti.

«È vero, sono state riscontrate 24 feste: ma due al mese e questo già basterebbe a comprendere la reale portata della vicenda – afferma Isolabella Scarpa - Per quanto riguarda, poi, le locazioni brevi, abbiamo fittato la struttura per un evento e non perché le persone vi dimorassero, non avendo né cucine né camere da letto a disposizione degli ospiti». La proprietaria ricorda che gli affitti servono per recuperare fondi per la manutenzione della dimora storica e del parco, molto onerosa, visti anche i vincoli monumentali. «Il sequestro della struttura ci impedisce la costante manutenzione del giardino e dell’appartamento al primo piano – aggiunge la proprietaria - Bisogna rendersi conto che la nostra è una dimora storica che ha bisogno continue attenzioni, in particolare per un affresco di gran pregio, chiuso come tutto l’appartamento da marzo scorso. Nessuna delle nostre istanze è riuscita a farci avere il dissequestro dell’abitazione, col rischio che l’affresco e gli arredi vengano irrimediabilmente danneggiati. A chi giova se accade tutto questo? A chi è utile il concreto rischio che vada perduta la testimonianza di un passato importante della provincia di Salerno? Di chi poi saranno le responsabilità?». Le proprietarie lanciano un appello affinché «venga consentito di fare almeno la manutenzione alla villa. E poi, non ci vogliono far fare le feste, ripeto due al mese in media, va bene ma perché non possiamo fittarla ad altro scopo? Qual è l’esigenza di tenerla sotto chiave?».

A preoccupare le proprietarie è anche la tenuta del giardino finito sotto sequestro: «Specie nella stagione estiva anche qui c’è bisogno di una continua e accurata pulizia per evitare di danneggiarlo. Ce l’avevano concesso dopo mesi di richieste per trenta giorni, poi per un solo bagno in piscina (pensavamo che avendolo dissequestrata l’area fosse possibile) hanno messo di nuovo tutto sotto chiave. Siamo disponibili a chiudere la piscina ma fateci tenere pulito il giardino a costi accettabili e senza danni».

(s.d.n.)