SANITA' IN ROSSO

Salerno, si paga anche per gli esami cardiologici

Budget esaurito il 20 luglio, ma la comunicazione è arrivata ad agosto

SALERNO - Il segnale di stop, per gli accertamenti cardiologi in regime di convenzione, è scattato il 20 luglio. Venti giorni prima che l’Asl, il 9 agosto, comunicasse con data retroattiva il raggiungimento del tetto di spesa lasciando nel limbo quasi tre settimane di prestazioni già erogate, per le quali i centri privato non sanno se e quando potranno incassare i rimborsi. Cardiologia è uno dei settori dove lo scarto temporale tra l’esaurimento del budget e la relativa notifica è più ampio, ma non è un caso isolato. È accaduto lo stesso per i laboratori di analisi, che la soglia di spesa l’avevano raggiunta, senza saperlo, il 30 luglio. Ed è andata persino peggio ai centri diagnostici specializzati in medicina nucleare, che giovedì scorso hanno appreso di aver lavorato senza copertura per oltre un mese e mezzo: dal 19 giugno. Cosa sarà dei rimborsi pubblici per i costi già sostenuti è un altro dei temi che nei prossimi giorni i rappresentanti della sanità privata porteranno sul tavolo della Regione, chiedendo che sul fabbisogno del comparto si faccia finalmente chiarezza adeguando un fondo che, evidentemente, non basta.