Salerno si mobilita contro l’Aids

Sono 297 i casi in provincia. Oggi volontari alla stazione e stasera aperitivo al Mumble Rumble

Sono 245 le nuove diagnosi di infezione da Hiv registrate nel 2012 in Campania, mentre i casi di Aids in regione raggiungono quota 1104, di cui 297 residenti nella provincia salernitana. In crescita anche le diagnosi tardive: pari al 38,6per cento. «Non si muore più per Aids ma ci si continua ad ammalare – ha spiegato Ottavia Voza, presidente dell’Arcigay “Marcella Di Folco” di Salerno – basti pensare che in Italia più dell’80per cento del totale dei contagi è dovuto a rapporti sessuali non protetti». “L’amore per noi stessi ci protegge dall’Aids” è lo slogan della campagna attivata in questi giorni, col patrocinio del Comune, in occasione del primo dicembre, giornata mondiale della lotta all’Aids. Ampio il programma di appuntamenti che ha preso il via mercoledì all’Università, dove i rappresentanti dello Sportello antidiscriminazioni attivato nel campus da Arcigay, insieme ai ragazzi delle associazioni studentesche, hanno distribuito materiale informativo e condom agli studenti. Mentre nella serata di ieri i volontari dell’associazione hanno avviato una campagna informativa e di sensibilizzazione in piazza Valitutti a Salerno. Questa mattina, invece, l’appuntamento è in piazza Vittorio Veneto (nei pressi della stazione centrale) e nel pomeriggio sarà allestito un infopoint anche nei locali della libreria Feltrinelli. Alle 19, invece, al Mumble Rumble di via Loria andrà in scena lo spettacolo “Lezioni sull’uso del… guanto”, di Eddy Palescandolo. Sotto le mentite spoglie della sedicente professoressa Alba Segantini Lesti, Palescandolo riporta sul palco una esibizione cabarettistica al debutto nel 1989, nel periodo in cui l’Aids mieteva le prime vittime e veniva bollato come “peste gay”. Lo spettacolo è un ulteriore invito all’utilizzo del profilattico, buona pratica per ridurre il rischio di contagio. Nel corso della serata, dal titolo “Aperigaio”, si esibirà anche la band salernitana “Valium”. «150mila persone in Italia non sanno di aver contratto l’Hiv – ha chiarito la dottoressa Maria Lanzara, del Centro Giusy Asl Salerno – è importante informare e sensibilizzare sulla necessità di fare il test, partendo dai giovani e rivolgendosi anche ad una fascia di età più adulta visto che, dati alla mano, il target d’età più colpito nel nostro Paese si assesta a quota 36 anni per le donne e 38 per gli uomini».

Rita Esposito

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