Salerno, scacco ai bracconieri Un arresto e venti denunce

SALERNO. Oltre venti persone denunciate negli ultimi giorni ed un numero impressionante di armi e munizioni sequestrate, insieme a centinaia di esemplari di avifauna protetta, mezzi di caccia non...

SALERNO. Oltre venti persone denunciate negli ultimi giorni ed un numero impressionante di armi e munizioni sequestrate, insieme a centinaia di esemplari di avifauna protetta, mezzi di caccia non consentiti e richiami acustici vietati. Le guardie ambientali del Wwf di Salerno e di Avellino, con la collaborazione delle forze dell’ordine, hanno fatto piazza pulita delle attività illecite. Cardellini, fanelli, verzellini e fringuelli erano le vittime di una vera è propria attività di rivendita di avifauna protetta di provenienza illegale, scoperta a Sarno, grazie ad alcune segnalazioni. L’operazione, svolta in collaborazione con la polizia, si è conclusa con la denuncia del responsabile che aveva esteso il commercio all’occorrente per la cattura degli uccelli.

Prese con le mani nel sacco, pure nove persone con esemplari protetti in auto. Tra i volatili recuperati, tenuti in pessime condizioni, molti hanno subito maltrattamenti. Oltre alle denunce penali e alle sanzioni amministrative, quindi, sono stati sequestrati circa 100 esemplari.

«È una triste realtà alla quale non riusciamo ad abituarci – ha commentato Alfonso Albero, coordinatore del nucleo di Salerno delle Guardie Wwf – Continueremo a fare il nostro dovere fino in fondo».

Ad Altavilla Silentina, poi, è stato denunciato un cacciatore armato di fucile, A. F., che è stato sorpreso con un richiamo acustico vietato e selvaggina protetta abbattuta. Una vera e propria “battuta di caccia illegale”, infine, è stata sventata dalle guardie Wwf, ad Acerno, dove sono intervenuti i carabinieri. Denunciate 11 persone, colpevoli anche di maltrattamento verso sei cani rinchiusi nel portabagagli di un’auto, e sequestrati 9 fucili e circa 200 cartucce. Nell’ambito dell’operazione, è stato arrestato un uomo per detenzione e porto abusivo di armi.

Marilia Parente

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