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Salerno, sbloccato l’ultimo settore del Crescent

Anche l’ultimo settore è stato sbloccato, il Crescent potrà essere completato. 

SALERNO. Anche l’ultimo settore è stato sbloccato, il Crescent potrà essere completato. Si perfeziona così il progetto originario disegnato dall’architetto Bofill. L’ultimo atto, il via libera, è stato firmato ieri dai giudici della Seconda sezione penale del Tribunale di Salerno che hanno dissequestrato quello che nei grafici è indicato come il “settore 6”. L’ultimo ancora fermo. Si tratta della parte una volta occupata dallo storico hotel Jolly, andato giù proprio per far spazio alla moderna mezzaluna dell’architetto spagnolo. Già da oggi, quindi, la zona di pertinenza della Sist, di proprietà dell’ingegner Chechile, difeso in giudizio dall’avvocato Felice Lentini, potrà avviare i lavori che, a causa del sequestro dell’area, avvenuto tre anni fa, nel novembre 2013, non erano iniziati. La Sist, in conformità a quanto deciso da giudizi del Tar di Salerno, al quale si era rivolta l’associazione temporanea di impresa capeggiata dalla Rcm, ha ottenuto anche il salvacondotto degli oneri aggiuntivi. La posizione, su questo punto, si è equiparata agli altri settori dopo il parere conforme rilasciato anche dalla stessa Procura di Salerno. Nel “settore 6” del Crescent, secondo il progetto originario, nasceranno appartamenti ed uffici. Se la Sist vorrebbe, in quell’area, dove un tempo c’era il Jolly, potrà optare anche per la costruzione di una moderna struttura ricettiva fronte-mare.

Si tratta di un provvedimento di dissequestro molto importante per il completamento dell'intero complesso urbanistico. La Sist, però, dovrà affrettarsi ad avviare subito il cantiere per rispettare il cronoprogramma approvato e mettersi al passo degli altri settori che, dopo alterne vicende giudiziarie, si avviano al completamento. Sei mesi, tanto occorre per completare la mezzaluna di Bofill, anche se monca delle torri. Unica eccezione del progetto originario. Intanto, si procede con i lavori di consolidamento di piazza della Libertà, altro cantiere finito nel mirino della magistratura per il crollo e la sostanziosa variante in termini economici. Si stima un tempo necessario di quattordici mesi per completare l'operazione di irrobustimento della struttura con interventi di carpenteria mirati. Sotto la piazza nasceranno parcheggi a supporto del Crescent e della città. Un dato ora è certo, l'area del Crescent è tutto libero da sequestri. Si può lavorare per arrivare nei tempi previsti alla chiusura lavori.

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