Emergenza migranti

Salerno, sbarcati altri mille disperati

Un lungo applauso dei migranti ha salutato l'attracco della nave “Aquarius”: è la fine di un incubo

SALERNO. Tanti minori e tante donne in gravidanza: l’ultimo sbarco di migranti a Salerno porta 1004 persone recuperate dalla nave Aquarius della Ong italo-franco-tedesca «Sos Mediterranee», che collabora con Medici Senza Frontiere. La nave è attraccata al molo Manfredi del porto di Salerno, dove era attesa dalla organizzazione della prefettura che si attiva in queste occasioni, coinvolgendo forse dell’ordine, Croce Rossa, protezione civile, vigili del fuoco e capitaneria di porto. Le operazioni di sbarco prevedono l’assistenza medica, il riconoscimento e lo smistamento nei centri di accoglienza. Sono 193 i minori non accompagnati sui 214 a bordo. 886 gli uomini e 118 le donne, 21 delle quali incinte. Proprio per queste ultime e per i bambini la macchina dell’accoglienza, coordinata dalla prefettura, si è messa in moto per assicurare tutta l’assistenza necessaria. Per i bambini che hanno attraversato il Mediterraneo senza genitori si sta organizzando la permanenza in Campania. «Abbiamo attivato già i servizi sociali - spiega il sindaco di
Salerno Vincenzo Napoli - per fornire tutta l’assistenza necessaria a loro che ne hanno più bisogno». Provengono in gran parte da Nigeria, Libia, Mali;Marocco, Gambia e altri paesi subsahariani e in 600 troveranno ospitalità in Campania. «Ci sono difficoltà - riconosce il prefetto di Salerno, Salvatore Malfi - e invito i sindaci a essere solidali, ma vorrei ringraziare quegli amministratori che non hanno alzato barricate». Altri saranno smistati nei centri di accoglienza in Lombardia, Piemonte, Toscana, Puglia, Emilia Romagna.

L'arrivo della nave “Aquarius”
L'ingresso in porto dell'imbarcazione con a bordo gli oltre mille migranti attraccata al porto di Salerno (video F. Di Donna)

Il piano dell'Asl. “I nostri operatori sono stati duramente impegnati nelle operazioni di accoglienza e cura dei tanti uomini, donne e bambini, sbarcati al Molo Manfredi in uno stato di sfinimento fisico e mentale. La nostra organizzazione – ha spiegato il direttore generale dell'asl di Salerno, Antonio Giordano - si è rivelata efficiente e reattiva, fornendo una risposta pronta ed efficiente alle diverse esigenze manifestatesi nel corso della giornata. Vorrei ringraziare, a tal proposito, tutto il personale impegnato per la professionalità e le doti umane messe in campo anche questa volta”
La macchina organizzativa predisposta dall’Asl di Salerno in occasione del nuovo sbarco di migranti si è rivelata ancora una volta valida ed efficiente.Sono stati immediatamente allertati il Pronto Soccorso dell’AO Ruggi e quelli dei presidi ospedalieri di Sarno, Nocera Inferiore, Battipaglia ed Eboli, per eventuali ricoveri ed emergenze. Infatti, così come preannunciato dalla Prefettura di Salerno, la nave Aquarius ha trasbordato 1004 migranti, di cui 886 maschi, 118 femmine e 193 minori. Tra questi 20 donne in stato di gravidanza ed altre persone affetta da varie patologie, anche chirurgiche.

SINISTRA ITALIANA. Non tolleriamo più chi fa dichiarazioni di allarmismo, generando la paura di un’ipotetica invasione degli "Alieni". Quali numeri hanno a disposizione quanti parlano d’invasione? Dove trovano le notizie che spacciano al solo scopo di generare insicurezza, allarmismo e, infine, paura? I numeri parlano chiaro, non c'è alcuna invasione: dal 2013 anni in tutto il paese sono arrivate circa 550.000 persone attraverso gli sbarchi, mentre tra rifugiati e richiedenti asilo ci sono, attualmente, circa 136 mila persone ospiti dei Cas e circa 24 mila degli Sprar. In Provincia di Salerno, parliamo di circa 2.700 persone, divise tra Cas e sprar, su 1 milione e cento mila di abitanti, lo 0,24% Ma, al di là dei freddi numeri, guardiamo al profilo etico: qui non si tratta di buonismo ma di politiche sociali, l’accoglienza agli immigrati è un dovere civile e legale. Gli uomini e le donne sbarcate dalla nave di Medici Senza Frontiere sono persone che hanno subito torture: violenze sessuali, bastonate, bruciature di sigarette e tutte le mortificazione di un campo di prigionia. Portano con sé un enorme bagaglio di esperienze durissime, ma invece qualcuno in città pensa di poterli accogliere con una bella etichetta, già prima che mettano piede, in molti casi per poche ore, a Salerno. "Ladri di lavoro, di schede telefoniche di pasti prelibati e letti caldi": così vengono etichettati dalla retorica reazionaria e fascista di mass e media e di alcuni irresponsabili. Usciamo dall’emergenza, dando vita ad un modello di accoglienza diffuso nel Paese, operando sulla scorta di quanto da anni ci suggeriscono le associazioni e gli operatori che provano a tutelare i rifugiati. Promuoviamo una politica sociale che non metta nelle mani di pochi la gestione dei progetti, evitando che qualcuno ne faccia un business. Ci rivolgiamo, pertanto, ai comuni della provincia di Salerno invitandoli ad aderire alla rete dell’accoglienza e della gestione pubblica prevista nei progetti Sprar, in modo da rimettere in moto competenze e capacità di fare rete insieme alle associazioni, alle strutture e alle professioni presenti sul territorio.

L'attesa. Arrivano oggi alle 10 a bordo della nave “Aquarius” dell’organizzazione umanitaria italo-franco-tedesca “Sos Mediterranee” in partnership con Medici senza Frontiere, 1004 migranti. Ieri la riunione operativa in Prefettura per coordinare al meglio tutte le operazioni di sbarco e di accoglienza dei profughi. Sarà lo sbarco numero 18 a Salerno, il terzo in pochi mesi per un anno che si preannuncia particolarmente caldo per lo scalo cittadino. Non ci sono cadaveri, come inizialmente trapelato da alcune indiscrezioni a bordo dell’Aquarius, ma molti minori, 214 per la precisione, di cui 192 non accompagnati. Tra questi, 162 hanno un’età compresa tra i 16 ed i 17 anni. Saranno tutti sistemati nei centri di accoglienza della città e della provincia ormai al collasso. Stanzieranno sul territorio anche le 21 donne gravide, in discrete condizioni di salute, trasportate anch’esse a bordo della nave dell’associazione non governativa. Riceveranno assistenza sul posto, nelle tendostrutture della Croce Rossa che al “Manfredi” allestirà un campo con apparecchiature rianimative e strumentazioni utili per le donne incinte e per i minori.


Per il resto del corposo gruppo di rifugiati, invece, ci sarà trasporto immediato a bordo dei bus, nel campo allestito in via dei Carrari dalla Croce Rossa, un punto di assistenza più completo, dove oltre al cibo, distribuito in vaschette monoporzione dai volontari dell’associazione l’Abbraccio Onlus, costola del ristorante sociale Elpis di Matteo Marzano, saranno distribuiti kit per l’igiene personale ed altri beni di prima necessità. Al momento dello sbarco invece, saranno sfamati con panino ed acqua.


Nel campo di via dei Carrari, la polizia provvederà alle operazioni di foto segnalamento ed identificazione, poi i primi bus potranno partire alla volta delle destinazioni previste e programmate dal protocollo di accoglienza italiano, ed i profughi smistati nelle diverse regioni d’Italia.


I migranti provengono in gran parte dall’Africa Sub Sahariana, nel precedente sbarco, c’erano anche appartenenti alle regione del Kashmir, tra India e Pakistan. Saranno assistiti dagli interpreti che faranno da tramite con il personale della Cri e le associazioni di volontariato e dai mediatori culturali. Operativa anche l’associazione di volontariato di Protezione Civile Vis, i volontari italiani per il soccorso.

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