LE AMMINISTRATIVE

Salerno, rebus Giunta: scocca l’ora delle scelte

Napoli è pronto a sciogliere i dubbi in pochi giorni dopo i “consigli” di De Luca: la missione è non scontentare nessuno

SALERNO - I giochi, sussurrano gli spifferi di Palazzo di Città, sono tutt’altro che fatti. Ma da oggi ogni giorno sarà buono per la fumata bianca. Il “toto giunta”, il rebus della squadra che affiancherà il riconfermato sindaco Vincenzo Napoli alla guida del Comune di Salerno nei prossimi cinque anni continua. Il fine settimana, dopo la “convention” di sabato alla Stazione marittima in cui l’architetto- primo cittadino (e il parlamentare Piero De Luca) ha ringraziato tutti i candidati al Consiglio che lo hanno appoggiato, avrà portato consiglio. Indicazioni che sarebbero arrivate anche da Vincenzo De Luca: il governatore della Regione Campania, infatti, sta seguendo con grande attenzione la situazione del Comune di Salerno e, in un incontro avuto con alcuni esponenti della riconfermata amministrazione, avrebbe segnalato alcune indicazioni, facendo pesare anche il risultato elettorale portato a casa da alcuni dei papabili a comporre la squadra di governo a Palazzo Guerra.

Il nodo più grande resta proprio quello delle preferenze ottenute: nell’era “deluchiana” in città, infatti, il risultato elettorale è stata sempre una discriminante fondamentale per assegnare gli assessorati. Una questione su cui, però, ha frenato proprio il sindaco Napoli, evidenziando la sua volontà di scegliere per profili e non soltanto per la quantità di voti ottenuta alle urne. Un dettaglio cruciale che, da giorni, ha aperto le discussioni: da una parte il gruppo dei “super votati”, uomini e donne che hanno visto il loro nome scritto su più di mille schede e che, dunque, ambiscono a posizioni di rilievo.

È il caso, ad esempio, di Dario Loffredo, il “mister preferenze” delle ultime elezioni, tornato in pole per la delega pesante - delle Politiche Sociali lasciata da Nino Savastano, eletto in Consiglio regionale lo scorso anno. E lo stesso discorso vale anche per due sorprese dei Progressisti come Antonio Fiore e Rocco Galdi ma anche per i rappresentanti di Campania Libera, Paky Memoli e Alessandro Ferrara o come Paola De Roberto di Salerno per i Giovani. Dall’altra parte, poi, ci sono delle figure apicali dell’amministrazione uscente come l’assessore all’Urbanistica, Mimmo De Maio, o quello all’Ambiente e allo Sport, Angelo Caramanno, che sono scivolati indietro nella “classifica delle preferenze”. Ma restano delle figure a cui l’amministrazione non vorrebbe rinunciare. Ora, però, è arrivato il tempo delle scelte. E non bisognerà scontentare nessuno.