la vertenza

Salerno pulita verso lo sciopero

In agitazione i 130 interinali. E l’amministratore Barbato si dimette

Si annunciano giornate difficile per la raccolta differenziata dei rifiuti, lo spazzamento delle strade e i servizi cimiteriali. I 130 lavoratori interinali di Salerno Pulita hanno proclamato lo stato di agitazione e sono pronti a incrociare le braccia sei nei prossimi giorni non arriveranno risposte convincenti dalla società municipalizzata e dall’Agenzia Gi.Group, che un anno fa si è aggiudicata la gara per la fornitura di lavoro in affitto. In realtà i 130 interinali sono più o meno gli stessi da otto anni, quando è stata bandita la prima selezione. A ogni cambio di agenzia vengono riassunti e garantiscono il servizio in città, insieme agli 80 dipendenti della municipalizzata, a 55 del Consorzio di bacino e a 33 dipendenti comunali. Hanno anche vinto il concorso per essere assunti da Salerno Pulita a tempo indeterminato, ma prima di loro dovrà essere stabilizzato il personale dei consorzi e le procedure non si concluderanno prima di fine anno. Nel frattempo lamentano che la Gi.Group starebbe pagando una retribuzione dimezzata rispetto all’importo previsto dal contratto nazionale di settore, e che tuttora non sono chiari né l’orario effettivo di lavoro né i termini per la concessione di ferie e permessi e le condizioni di sicurezza sul lavoro.
«Siamo stati costretti a proclamare lo stato di agitazione, perché da circa tre mesi chiediamo a Salerno Pulita un intervento che non è mai arrivato» spiega Angelo De Angelis, segretario della Cgil Funzione pubblica, che insieme alla Nidil Cgil ha comunicato alla Prefettura l’avvio delle procedure per lo sciopero. Da alcuni giorni, inoltre, le difficoltà di dialogo con Salerno Pulita sono aumentate a causa delle dimissioni dell’amministratore unico Pellegrino Barbato, indagato di concorso in bancarotta per il fallimento di Fonditori Salerno. Dopo che il Tribunale del Riesame ha disposto nei suoi confronti un sequestro di beni, Barbato ha rassegnato le dimissioni dalla guida della municipalizzata. E per la sua successione si apre adesso il totonomi. (c.d.m.)
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