RIFIUTI

“Salerno Pulita”, lo sciopero che divide

La sigla sindacale che rappresenta i 150 lavoratori part time ne chiede la stabilizzazione

SALERNO - L’ultima mediazione si tenterà lunedì in una riunione, altrimenti non sarà più possibile scongiurare lo sciopero di 24 ore di una parte dei lavoratori di Salerno Pulita indetto per martedì 11 febbraio. In agitazione, infatti, sono gli operai della partecipata del Comune, tutti con contratti part time nel settore igiene urbana e tutti rappresentati dalla Filas (Federazione italiana lavoratori ambiente e servizi). Al centro della vertenza c’è la richiesta di stabilizzazione dei 150 lavoratori della società in house che hanno un contratto differente rispetto ai colleghi assunti a tempo indeterminato; e una denuncia della Filas sulle condizioni di degrado e di insicurezza del sito di trasferenza di Ostaglio.

I rappresentanti dei lavoratori avevano già incontrato gli assessori all’Ambiente, Angelo Caramanno , e alle Partecipate, Luigi Carmelo Della Greca, e ieri avrebbero dovuto avere delle risposte che sono state rinviate all’incontro di lunedì prossimo che è stato spostato anche di location: da Palazzo di città alla sede di Salerno Pulita. «L’Amministrazione latita e l’unica risposta è stata una convocazione scarna dell’amministratore della società, Nicola Sardone . La data dello sciopero resta confermata, vedremo se ci saranno degli impegni concreti per dare a tutti i lavoratori lo stesso trattamento. Qui si vuole penalizzare chi lavora di più nell’interesse dei cittadini e premiare quei pochi che non fanno nulla», sottolinea il segretario della Filas, Domenico Merolla . Il riferimento a cui allude il segretario riguarderebbe il nuovo corso imposto dall’amministratore unico Sardone rispetto all’organizzazione dei turni e degli straordinari. Per una serie di fattori, non ultimo il tasso di assenteismo, il monte ore di straordinario faceva diventare i contratti part time quasi come quelli a tempo pieno; ora invece, con meno risorse a disposizione dal contratto di servizio e con i 40 lavoratori da ricollocare dopo il mancato rinnovo della commessa per le pulizie degli uffici giudiziari l’accumulo di straordinario va limitato al minimo.

Dal canto suo, Sardone non commenta e fa soltanto sapere attraverso un avviso alla cittadinanza che “lo sciopero interesserà i servizi della raccolta differenziata e dello spazzamento” e che “Salerno Pulita assicurerà, in ogni caso, i servizi essenziali e le prestazioni indispensabili al fine di limitare disagi ai cittadini». Allo sciopero, comunque, non aderiranno i lavoratori rappresentati dalla Cgil Funzione Pubblica salernitana. «Siamo convinti che dopo la sottoscrizione della convenzione tra il Comune e la società, dopo un momento difficile come la decisione della cassa integrazione per il settore pulizie, va sostenuto il percorso che sta portando avanti l’amministratore unico che va verso l’ottimizzazione dei servizi e la drastica riduzione delle ore di straordinario», spiega il segretario generale, Antonio Capezzuto che ricorda la sottoscrizione di un accordo in cui l’azienda si impegna a portare il personale da part time a full time entro il 15 marzo. Fin qui le posizioni sindacali e la nota di Salerno Pulita che, a giudicare dai toni, sembra non voler concedere nulla sul piano della trattativa. Tutto è rinviato a lunedì quando le parti torneranno a sedersi al tavolo del confronto all’interno della sede di Salerno Pulita .

(e.t.)