L'INCHIESTA

Salerno, prosciolto Montemurro. C’è solo la “censura” Csm 

Ora pende il ricorso in Cassazione sulla sanzione disciplinare comminata

SALERNO. Era il 30 giugno del 2015 quando dalla Procura di Nocera Inferiore partì un’informativa per i colleghi napoletani: si segnalava che il sostituto procuratore antimafia Vincenzo Montemurro era stato intercettato mentre comunicava a Gabriella Zaccaria, all’epoca direttrice provinciale dell’Inps, la richiesta di archiviazione per un funzionario dell’istituto. E che la stessa dirigente l’aveva riferito pochi minuti dopo al diretto interessato (il funzionario Pierlugi Violante), manifestando col pubblico ministero una confidenzialità che pareva sospetta. Il fascicolo aperto dalla Procura di Napoli risulta adesso archiviato; nei confronti di Montemurro non sono stati riscontrati elementi di responsabilità e, sotto il profilo penale, il caso si è chiuso con una bolla di sapone. Non è andata così per gli aspetti disciplinari. Il Csm ha ritenuto che quella comunicazione sia stata comunque inopportuna e l’ha sanzionata con un provvedimento di censura. Meno di quello che aveva chiesto l’accusa, che di condotte biasimevoli ne aveva rilevate due e aveva chiesto di sanzionarle con la perdita di un anno di anzianità.
«Non ho mai usato il mio ruolo in modo improprio» ha replicato Montemurro davanti alla sezione disciplinare. E anche contro la censura applicata ha formulato ricorso in Cassazione. Al Csm ha spiegato che quella notizia era stata data a Gabriella Zaccaria in quanto rappresentante della parte lesa Inps, facendo seguito a una richiesta dell’ufficio legale dell’istituto, che chiedeva di essere informato dell’esito del procedimento penale per valutare l’adozione di provvedimenti disciplinari.
L’indagine era quella denominata “spending review”, per la quale 65 persone sono a processo con l’accusa di avere condizionato il riconoscimento di percentuali d’invalidità civile. Zaccaria non era tra i coinvolti, ma nel frattempo che la Dda andava avanti sul filone dei “falsi invalidi” lei finiva sotto inchiesta in una maxi indagine della Procura di Nocera su Inps e assunzioni fantasma. È per questo che gli inquirenti la intercettano e ascoltano, tra le altre, la conversazione con Montemurro. Era il 2 febbraio del 2015; la richiesta di archiviazione per Violante era già stata firmata il 29 gennaio, ma dalla successiva telefonata di quest’ultimo con Zaccaria traspare una pregressa sollecitazione del magistrato per una pratica all’Inps. Si appurerà poi che non si trattava di una sollecitazione indebita, e su questo punto anche il Csm archivia. Resta però la censura per aver divulgato la notizia sull’archiviazione; e su questo si aspetta adesso la pronuncia delle Sezioni unite della Cassazione.
©RIPRODUZIONE RISERVATA