L'ALLARME SICUREZZA

Salerno, «Pistola puntata alla tempia. Così hanno preso la mia auto»

La testimonianza delle vittima della rapina nella Zona Industriale

SALERNO - Il serbatoio con 5 euro di benzina giusto per coprire il tragitto da casa al supermercato e ritorno per comprare qualcosa di rapido per la cena. Sembrava una serata come tante per il signore che, con il nipote, si stava recando al supermercato nella Zona industriale. «Eravamo quasi in prossimità dell’ingresso, dovevamo parcheggiare, quando abbiamo visto due uomini incappucciati uscire correndo», racconta. Pochi attimi, nemmeno il tempo di capire che cosa stesse accadendo e, i due incappucciati, «uno sul metro e 75, l’altro 10 centimetri di meno», si sono avvicinati alla sua macchina.

«Hanno aperto le due portiere e ci hanno puntato contemporaneamente le pistole alla tempia urlando in dialetto che se non fossimo scesi ci avrebbero ammazzato - racconta - Erano vestiti di nero, quello che si è seduto al mio posto, quello del guidatore, aveva in mano una borsa rossa dove, immagino avessero il bottino della rapina. Certamente portavano armi vere: una era una pistola grande color metallo, l’altra più piccola nera». E sottolinea: «Erano certamente salernitani perché l’accento e la parlata non potevano che essere di qui, non erano né stranieri né napoletani né della provincia. Il modo di parlare era il nostro», continua l’uomo ancora spaventato il giorno dopo l'accaduto.

(e.t.)