LA CITTA' CHE CAMBIA

Salerno, piazza Alario: si parte tra le polemiche

Apre il cantiere per riqualificare la zona del centro storico: progetto non condiviso tra Comune e comitato a difesa dell’area

SALERNO - Petizioni e presidi del comitato di quartiere nato proprio per bloccare sono stati inutili: l'amministrazione comunale tira dritto e stamattina apre il cantiere per i lavori di riqualificazione di piazza Alario. Il cronoprogramma fissato prevede che i lavori durino 120 giorni e il costo complessivo dell'intervento è di poco più di 190 mila euro. All'interno della piazza è prevista la realizzazione di un'area giochi destinata ai bambini e sarà anche tutta chiusa da una nuova recinzione.

Il progetto. Stando al progetto iniziale, lo spazio dedicato ai bimbi dovrà occupare un'area di 1405,90 metri quadrati per 986,30 metri quadrati. Sarà inserita una pavimentazione di gomma antitrauma e 21 giostrine, più 7 panchine nuove. Ed è proprio la collocazione di un parco giochi in questa parte del centro storico alto ad aver sollevato le proteste degli attivisti del Comitato che - significativamente - ha assunto il nome di “Salviamo piazza Alario”.

Le critiche. Il punto dolente, sollevato da alcuni residenti di zona, infatti riguarda oltre che la collocazione dell'area giochi lontana dal Centro e in un punto della città dove è praticamente impossibile parcheggiare - anche rispetto ai materiali che è stato previsto saranno utilizzati. E l'allarme dei residenti della zona riguardano anche i platani secolari che sono nella piazza e che sarebbero a rischio oltre che la recinzione che - secondo i detrattori - snaturerebbe la storia della piazza. Le azioni del Comitato non si sono limitate alle proteste perché i rappresentanti legali dei cittadini hanno scritto anche alla Procura della Repubblica e alla Sovrintendenza perché sia revocata l'autorizzazione a costruire il parco giochi. Nell'istanza viene eccepita «la presunta violazione del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio che assegna al Competente Ministero e, per esso, alla Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale la valutazione dei progetti volti alla rimozione o alla demolizione, anche con successiva ricostituzione, dei beni sottoposti a tutela ». Invece, secondo i ricorrenti, «i lavori progettati, lungi dall'essere finalizzati alla mera realizzazione di un ‘piccolo parco giochi per bambini’, interessano la maggiore porzione della piazza arrecandole un danno irreparabile e grave con la distruzione della unitarietà dell’originario progetto architettonico che l’aveva resa meritevole della tutela». Non solo perché vengono rilevate anche delle anomalie nell'eccessivo ribasso di gara da cui è scaturita l'aggiudica di lavori.

Condivisione negata. Resta anche senza alcuna risposta la richiesta formulata all'Amministrazione dalla commissione Urbanistica che, esaminato il progetto e le istanze dei cittadini aveva chiesto (nel corso della seduta dei primi di maggio del 2019) di «riconsiderare il progetto partendo dal confronto con i residenti della zona per avviare un percorso condiviso che risponda alle esigenze di chi risiede nel quartiere e il resto dei cittadini ». Condivisione che - nei fatti - non c'è stata. Tutta una serie di questioni sollevate, dunque, che non hanno avuto alcuna risposta né in sede giuridica né nel confronto all'interno dell'Amministrazione, quindi nulla osta l'inizio dei lavori di piazza Alario. Il progetto è stato sostenuto fino all'apertura del cantiere soprattutto dall'assessore al Commercio, Dario Loffredo , con il supporto del parlamentare Piero De Luca . Interesse, quello dell'onorevole dem, che aveva scatenato anche qualche polemica quando l'assessore, insieme al sindaco, Vincenzo Napoli , presentarono la prima bozza del progetto nella sede cittadina del partito democratico attirandosi le critiche di quanti avrebbero voluto che un progetto dell'Ente fosse presentato a Palazzo di Città e non nella sede di un partito, seppur maggioritario.

Eleonora Tedesco