IL DOSSIER

Salerno, pedofili e “bulli” on line: scatta l’allarme

Aumentano i casi di reati compiuti attraverso i social che coinvolgono i minorenni come vittime e autori

SALERNO - È tra il 5 il 7% la media di tutti i reati on-line con vittime minori in Italia che si registrano nel Salernitano. Questo è il dato che emerge da una prima analisi delle statistiche sul cyberbullismo, argomento che sarà trattato domani nell’iniziativa “Safer internet day 2020”, che vede in campo la Polizia e il Ministero dell’Istruzione. Quello del Cyber bullismo e degli altri reati legati alla rete dei social è diventato un problema molto preoccupante, visto che reati che i reati come vedono protagonisti i minori come vittime e autori - sono in netto aumento in tutta Italia e la provincia di Salerno non è estranea a quest’andamento. In più va tenuto conto che solo una minima parte degli episodi viene denunciato.

Le statistiche ufficiali del Ministero. In Italia, lo scorso anno, sono stati 460 i minori vittima di reati di cyber bullismo e 136 i loro coetanei denunciati; due anni prima erano stati 358 i casi e 53 quelli finiti davanti all’Autorità giudiziaria. Di questi almeno il 7% sono residenti in provincia di Salerno. Si calcola che almeno 26 siano i minorenni vittima di reati informatici venuti alla luce, numeri che ovviamente riguardano un numero minimo di eventi approdati alle forze dell’ordine, sia perché i minori non li segnalano ai genitori sia perché molti papà e mamme non sono attenti ai figli lasciati per ore a navigare ai pc o sui cellulari e, quando se ne accorgono, spesso non lo denunciano per vergogna.

Venti casi di pedopornografia nel Salernitano. In generale, nel 2017 in Italia sono stati commessi 13 stalking con vittima minorenni e uno solo il minore denunciato; nel 2019 gli episodi sono saliti a 18 e cinque ragazzi sono finiti davanti alla magistratura. Le diffamazioni online sono state 88 tre anni fa e sono salite a 114 lo scorso anno, più che raddoppiati i minori denunciati, che passano da 12 a 28. Numeri sbalorditivi per ingiurie, minacce e molestie: 116 i minori vittima nel 2017 e 11 quelli denunciati come autori degli illeciti, passati nel 2019 a 141 casi con 11 deferiti alla procura. Numeri in aumento anche per i furti di identità sui social network, dei quali sono stati vittima 82 under 18 tre anni e 87 lo scorso anno, mentre i non maggiorenni denunciati sono saliti da due a 15. A impersonare è la triplicazione dei casi di diffusione di materiale pedopornografico online passati da 28 under 18 vittima nel 2017 ai ben 81 del 2019, mentre sono quintuplicati i non maggiorenni denunciati per questo reato, dai 13 di tre anni fa ai 62 dello scorso anno. In netta diminuzione i casi di sextorsion, le estorsioni a sfondo erotico che corrono sulla rete, passate da 33 minorenni vittima nel 2017 a 19 dello scorso anno, mentre i minori deferito alla procura sono aumentati da 14 a 15.

Le vittime del fenomeno. A preoccupare è l’aumento dei bambini che finiscono nel mirino di chi commette reati on line in Italia. Mentre quelli fino a nove anni di età sono stati 13 nel 2017, nel 2019 se ne sono contati ben 52. A soffrire direttività illecita sulla rete, tre anni fa sono stati 85 ragazzi tra i 10 e i 13 anni di età, 99 negli appena trascorsi 12 mesi, cinque nella nostra provincia. Notevole, invece, l’aumento degli adolescenti vittima, passando dai 227 nel 2017 con età compresa tra i 14 e i 17 anni ai 309 della stessa fascia di età, di questi una quindicina nel Salernitano.

L’iniziativa a Giffoni. Domani, la polizia postale e il Miur hanno organizzato workshop e dibattiti in tutta Italia proprio per affrontare un problema che sta diventando sempre più annoso. A Salerno, la sezione di polizia postale, diretta dall’ispettore Antonio Buglione, l’Associazione nazionale magistrati e l’Ente autonomo Giffoni Experience hanno organizzato la simulazione di un processo penale per un reato in materia di cyber bullismo. All’iniziativa alla Sala Galileo del Giffoni multimedia Valley, parteciperanno circa 200 studenti della scuola “Nicola Monterisi”, dell’Istituto comprensivo “Vicinanza” e del liceo scientifico “Da Procida” di Salerno, dell’Istituto comprensivo “Fratelli Linguiti” di Giffoni Valle Piana, e dell’istituto superiore “Cenni –Marconi” di Vallo della Lucania.

Salvatore De Napoli