Immigrazione e sicurezza

«Salerno non cede alla paura»

Il primo cittadino: «Siamo una comunità accogliente e solidale»

SALERNO. Salerno non cede alla paura e si conferma città dell’accoglienza, forte di un sistema virtuoso che ha messo in rete le istituzioni con le realtà del Terzo Settore. Questo il messaggio lanciato dal sindaco Vincenzo Napoli durante il convegno “Salerno Città dell’accoglienza, della solidarietà, della sicurezza”, organizzato dalle Acli e dall’Arci nella sala del chiostro dell’Immacolata, in piazza San Francesco. All’incontro, moderato dal giornalista Edoardo Scotti, hanno partecipato Angelo Scelzo, vicedirettore della sala stampa vaticana, Gianluca Mastrovito, presidente provinciale Acli, e Francesco Arcidiacono, presidente di Arci Salerno. Nel corso dell'iniziativa il fenomeno dell’immigrazione è stato analizzato sotto numerosi punti di vista, partendo dalla constatazione che non si tratti più di un’emergenza, considerandone durata e caratteristiche, ma di un fenomeno ordinario, concetto sottolineato più volte da Scelzo. «Le migrazioni vengono viste come un assedio, un attacco alla civiltà e società occidentali. Bisogna rendere le persone consapevoli del momento storico che stiamo vivendo così da liberarle da una sorta di sindrome che genera dubbi e paure. Esemplare al riguardo la condotta di Papa Francesco, che ha portato una sensibilità nuova sull’argomento recepita in parte anche dalla politica», ha affermato Scelzo. Un clima di diffidenza, quello nei confronti dei migranti, alimentato a volte dall’atteggiamento ambiguo dei media. «Molto spesso si utilizza una dialettica sterile e strumentale quando si parla di immigrazione, senza entrare nel merito ma portando alla luce l’elemento che possa fare scandalo – ha osservato Mastrovito – Lo straniero, nell’immaginario collettivo, è sempre stato considerato un elemento in grado di sconvolgere la quotidianità nelle usanze, nella lingua, nell’aspetto fisico. Mi piace quindi ricordare il primo sbarco avvenuto a Salerno, quando la rete di accoglienza messa in piedi dalle istituzioni, di cui le Acli sono parte attiva, ha funzionato efficacemente». Anche il presidente di Arci Salerno, Francesco Arcidiacono, ha voluto sottolineare i risultati ottenuti nel campo dell’integrazione. «Le prime comunità di immigrati arrivate nella nostra città negli anni Ottanta sono adesso perfettamente integrate, dimostrando che Salerno è sempre stata all’avanguardia in materia. Fummo infatti tra i primi a produrre una guida multilingue a favore degli stranieri residenti – ha ricordato – Adesso, in convenzione con l’Ikea, l'Arci ha attivato una convenzione grazie alla quale un ragazzo nigeriano inizierà a breve un tirocinio presso il reparto logistico. Un successo straordinario, considerando che si tratta del primo africano occupato nella filiale di Baronissi».

Il presidente ha poi invitato i media ad avere un atteggiamento equilibrato nel raccontare questo fenomeno, sul quale è facile scivolare. Un chiaro riferimento allo spiacevole episodio di Matierno che vide un ragazzo pachistano, ospite della struttura di accoglienza gestita dall’Arci vittima di un assalto da parte di una parte dei residenti. Una notizia riportata in maniera capovolta e fuorviante da alcuni mezzi di informazione. Il tema della sicurezza è stato poi affrontato dal sindaco Napoli a conclusione del convegno. «La fitta rete di associazioni e cooperative sociali presente sul territorio (Acli, Arci, Caritas solo per nominarne alcune) agisce da sensore sociale, individuando ed isolando i casi problematici. Il Comune vanta poi un rapporto privilegiato con le parocchie, sentinelle sociali dotate dalla spiccata disponibilità all’ascolto e con una grande capacità di accoglienza in cui è possibile mediare e risolvere i conflitti». Il sindaco si è poi congedato dal pubblico citando il Vangelo: «Ama il prossimo tuo come te stesso. Un approccio, questo, di rispetto reciproco».

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