L'INIZIATIVA

Salerno, musei e siti storici in rete per lo sviluppo

Il piano dell’Assessorato alla Cultura: censire l’intero patrimonio per creare un sistema che attragga visitatori e risorse

SALERNO - È una visone integrata dell’offerta museale cittadina, l’idea di un’osmosi tra i luoghi che possa essere leva culturale ed economica quella contenuta nel progetto messo a punto dall’assessorato alla Cultura. Con “Salerno Musei in rete” la città si candida a partecipare al bando indetto dalla Regione che mette a disposizione quest’anno una serie di contributi a sostegno dei Musei e delle raccolte museali di Enti locali e di interesse locale. Il costo complessivo del progetto è stato fissato in 13mila euro, e il finanziamento chiesto alla Regione ammonta a 10mila euro, il resto (3mila euro) arrivano, invece, dalle casse comunali.

Un sistema integrato. L’idea di mettere in rete i musei della città, messa a punto dall’assessore alla Cultura Antonia Willburger , ha come fulcro il Museo Città Creativa che ha ottenuto il riconoscimento di Museo di interesse regionale e da Ogliara la rete dovrebbe estendersi e coinvolgere tutti i siti cittadini. Come è precisato nella descrizione del progetto, “la strategia si fonda sul sostegno alla nascita e allo sviluppo di un sistema museale territoriale nella città di Salerno” e si struttura attraverso una serie di fasi: “dall’analisi dettagliata su scala cittadina dell’offerta di tutti musei e luoghi della cultura cittadini, alla realizzazione di tavoli di co-progettazione per costruire in maniera partecipata l’offerta museale cittadina, passando attraverso la creazione di percorsi seminariali per la diffusione tra gli operatori degli standard museali nazionali con una condivisione pubblica del processo e dei suoi risultati.

Gli obiettivi del Piano. Messi nero su bianco anche gli obiettivi: “la valorizzazione del patrimonio museale in relazione al territorio cittadino e provinciale” e “sviluppo mirato dei sistemi museali locali” e “l’elaborazione un piano di sviluppo accreditato, efficace e sostenibile di un sistema museale cittadino, nella forma di un modello compiuto, completo nella articolazione degli strumenti e nella definizione dei meccanismi di funzionamento”. Allo stesso tempo, si legge nei documenti di presentazione al bando regionale si punta “ad assicurare un percorso progettuale chiaro, trasparente e partecipato con i musei cittadini; a evidenziare ed affrontare i punti nevralgici nello sviluppo del sistema museale per la sua concreta implementazione, chiarendo le difficoltà e le criticità che si potrebbero presentare nell’attuazione e predisponendo le misure necessarie al contenimento dei rischi connessi”.

Le consultazioni on line. Nel dettaglio, nella prima fase è prevista la diffusione di un sondaggio online in cui i musei saranno invitati a compilare un questionario utile alla rilevazione dello stato dell’arte dei loro contesti organizzativi e operativi, dei loro fabbisogni, e delle loro prime percezioni e attese in tema di costituzione reti/sistemi. Attraverso il questionario sarà effettuata un’indagine preliminare e una mappatura rispetto a dimensione e tipologia dei musei presenti in città. La rilevazione, oltre a fornire una fotografia dei musei (numero di visitatori, giornate di apertura, struttura organizzativa, display delle competenze, stato delle collezioni) permetterà di raccogliere informazioni utili all’ideazione del percorso di progettazione partecipata attivato tramite i workshop.

I soggetti coinvolti. Nel progetto Musei in rete sono coinvolti i direttori e gli operatori dei musei cittadini, le associazioni del territorio, le scuole, l’Università, ricercatori e studiosi.

I risultati attesi. In primo luogo si punta a ottenere il “riconoscimento di valore di “capitale territoriale” salernitano, sia su scala regionale che locale-tematica, individuato come patrimonio sul quale investire in un’ottica di sistema museale”. Ma anche “la restituzione di un quadro attendibile delle potenzialità attivabili (patrimonio culturale e naturale, attori pubblici e privati, dinamiche sociali, risorse finanziarie), l’avvio del dialogo e della collaborazione, inter- istituzionale e tecnica, tra i diversi livelli di governo titolari del patrimonio; l’attivazione di forme di partenariato per la costituzione di modelli gestionali innovativi e sostenibili finalizzati allo sviluppo del sistema a partire da un sistema museale cittadino/territoriale riconosciuto”.

(e.t.)