IL DOSSIER

Salerno, moria di negozi: la “city” è degli alberghi

Effetto “Luci d’Artista”: dal 2012 strutture ricettive, ristoranti e bar aumentati del 38%.

SALERNO - Nonostante la crisi economica e l’emergenza sanitaria, negli ultimi 8 anni, a Salerno, alberghi, ristoranti e bar sono aumentati del 38%. E, dal 2018 al 2020, a dispetto della pandemia, la curva è ancora in ascesa, tant’è che, alla fine dello scorso anno, in città si contavano 201 imprese turistiche nel centro storico (19 hotel e 182 bar e ristoranti) e 755 al di fuori del centro storico (91 alberghi e 665 bar e ristoranti).

Frutto, molto probabilmente, del crescente appeal turistico di Salerno e della manifestazione “Luci d’artista” che, con tutti i suoi limiti, ha fatto entrare la città capoluogo di provincia in un circuito turistico. I conti, però, dovranno farsi quest’anno, per capire quante imprese legate al business della vacanza riusciranno a sopravvivere alla mannaia del Covid. È quanto emerge dall’analisi dell’Ufficio Studi Confcommercio sulla “Demografia d’impresa delle città italiane”.

Gaetano de Stefano

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