IL PROCESSO

Salerno, morì di parto al Ruggi: chieste 4 condanne 

Stefania Ruocco, di Futani, fu uccisa da un’emorragia

SALERNO. Aveva 35 anni Stefania Ruocco quando nel 2011 morì al Ruggi d’Aragona dopo aver partorito una bambina. Una morte che secondo la Procura poteva essere evitata se i soccorsi, in sala operatoria, fossero stati più tempestivi e adeguati. Per questo il pubblico ministero Giovanni Paternoster ha chiuso ieri la sua requisitoria con quattro richieste di condanna: per i due chirurghi che eseguirono il parto cesareo, l’anestesista che era con loro e un altro medico chiamato a intervenire in extremis con l’asportazione dell’utero. Le pene richieste sono di 1 anno e 2 mesi per l’anestesista, 1 anno per l’ultimo medico intervenuto, 1 anno e mezzo e 2 anni e mezzo per i due chirurghi. Secondo i consulenti della Procura la 35enne di Futani morì a causa di una massiccia perdita di sangue, legata all’adesione della placenta alla cicatrice di un precedente cesareo. Quella anomalia, secondo quanto si è stabilito negli accertamenti tecnici, non poteva essere rilevata nel corso della gravidanza ed è stata quindi esclusa una responsabilità medica in quella fase. Qualcosa, però, non avrebbe funzionato nella gestione dell’emergenza, conducendo la donna alla morte dopo sette giorni di agonia. (c.d.m.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA