Salerno, mercato immobiliare Stop a chi inquina: le quotazioni

In un listino tutti i prezzi in città e nell’intera provincia. Il territorio diviso in zone. In via Roma prezzi cari, affari a Fuorni e Fratte

Maggiore trasparenza e pugno duro contro chi inquina il mercato. In particolare quello delle locazioni per il commercio, ancora contrassegnato, come ha denunciato il presidente della camera di Commercio Guido Arzano, da troppi illeciti. "Quotazioni immobiliari-Guida ai valori immobiliari strada per strada" è il titolo del listino ufficiale degli immobili di Salerno e provincia realizzato da Ilmattone.it, Fiap e Fimaa Salerno. In centotrenta pagina sono riportati, strada per strada, i valori di mercato e di locazione di abitazioni civili, abitazioni di tipo economico, residenze signorili, ville e villini, autorimesse, box, posti auto coperti e scoperti, magazzini, negozi, uffici, laboratori, capannoni industriali e centri commerciali. Salerno è stata distinta in ventotto macro aree, mentre la provincia, da Scafati a Sapri, in quindici gruppi omogenei per logistica e tipologia di investimenti.

In città i prezzi più alti si registrano naturalmente al centro, con punte di seimila euro a metro quadro per appartamenti ben rifiniti ubicati in via Luigi Einaudi, alla Rotonda, in via Roma e nelle adiacenze del teatro Verdi. I migliori affari si fanno invece a Fratte (1700 euro a metro quadro) e a Fuorni, dove, in via Monticelli, si può acquistare per 1600 euro a metro quadro. Stando poi ai dati dell'Agenzia del territorio, presentati ieri nella sede di via Roma dell'Ente camerale, in città sono state registrate 492 compravendite, il 6,2% in più rispetto al II semestre 2010, incremento maggiore rispetto al dato provinciale (+2,6%); le zone in cui si sono avute più transazioni sono la semicentrale, orientale e centrale.

Diverso l'andamento in provincia: analizzando il numero annuo di transazioni normalizzate registrate nella provincia di Salerno nell'arco del 2011 (6.936) si nota che le compravendite si sono ridotte del -7,1% rispetto al 2010. La variazione negativa non viene registrata nel Golfo di Policastro e nei Monti Picentini, laddove è quasi invariata; per contro nell'alto e medio Sele, nel Calore e nella costiera cilentana è stato registrato un incremento del totale delle compravendite nel 2011 rispetto al 2010 dal +6 al +10%. Gli addetti ai lavori non sono ottimisti: da quando, per colpa della crisi, gli istituti di credito hanno chiuso i rubinetti, il mercato immobiliare ha subìto una inevitabile contrazione. A cui si aggiungono iter burocratici estremamente farraginosi, come nel caso di quelle strutture per le quali sarebbe necessaria una verifica sismica. A lanciare il grido d'allarme è stato il presidente degli Ingegneri Zambrano, che ha suggerito di calcolare come "valore aggiunto" di un fabbricato la sua perizia statica.

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