IL CASO

Salerno, Masso della Signora: pineta cancellata

Il rogo di settembre e il diktat degli agronomi: gli alberi andavano tagliati. Il sindaco: «Pronto piano di rimboschimento»

SALERNO - La ferita inferta dalle fiamme che hanno arso la pineta di Sala Abbagnano sono state visibili per giorni. E ora, dopo l’intervento degli addetti del Comune, almeno altri 50 pini sono stati abbattuti. E della fitta vegetazione con vista sul Golfo che ha fatto da sfondo ai giochi di tanti piccoli salernitani, da testimone allo sbocciare di passioni (più o meno clandestine), da location per bevute adolescenziali, resta davvero poco. «C’è una pianificazione degli interventi in corso », precisa il sindaco Vincenzo Napoli , replicando alle critiche feroci che si sono sollevate dopo gli abbattimenti. «Gli esperti agronomi verificano la salute degli alberi e la loro stabilità, in questo caso gli abbattimenti erano necessari».

Per il risanamento della collina, chiarisce il primo cittadino, «è stata avanzata una richiesta di fondi alla Protezione civile: intanto stiamo mettendo in campo delle opere tali da poter rendere tranquilla la percorrenza della strada». Successivamente, aggiunge, «dovremmo intervenire anche con un’opera di piantumazione spinta che risarcisca la zona del danno subito e riesca a saturare le ferite geologiche che ci sono state».

Le polemiche, però, non sono mancate e si sono riversate soprattutto attraverso i canali social. Ha avuto poco credito chi, tra gli utenti ricorda che “molti alberi hanno le radici compromesse, in particolare stanno abbattendo quelli che prospettano pericolosamente sulla strada sottostante. Posso dire con relativa certezza, che l’area in oggetto non può essere edificata in quanto divenuta standard dopo l’edificazione del comparto adiacente” perché tutti sono convinti che (anche se non subito) l’area sarà cementificata.

E, nello sdegno generale tra chi definisce “mattanza” o bolla come “indegno” il taglio, c’è anche chi ricorda che “tra gli anni ’50 e ’60 del secolo scorso la pineta di via Panoramica era la meta dei salernitani per il pic nic del giorno di Pasquetta”.

Al di là di teorie più o meno valide, c’è anche chi propone una raccolta di fondi per rimboscare la pineta del cosiddetto “Masso della Signora”. I soldi necessari, però, sono parecchi ma, stando a documenti e rassicurazioni del Comune, saranno messi certamente a dimora nuovi alberi. Perché si possa raggiungere l’effetto originario dovrà comunque passare del tempo.

Non c’è stato, invece, alcuno sviluppo rispetto alle indagini che sono state avviate dopo la lunga notte di fuoco del 5 settembre scorso, quando bruciarono - praticamente in contemporanea -centinaia di ettari della pineta di Sala Abbagnano e della vegetazione del Monte Stella, a Giovi. Il sindaco puntò il dito contro l’azione di piromani, tuttavia, non c’è stato alcun riscontro ai sospetti del primi cittadino. Né alle accuse delle associazioni animaliste e ambientaliste nei confronti dei pastori della zona. Fatto sta che, oltre al problema della stabilità idrogeologica - gli incendi misero in evidenza le mancanze dell’Amministrazione rispetto al controllo capillare delle aree di verde della città, in particolare nelle frazioni collinari. In quest’ottica è in corso la formalizzazione di un accordo di collaborazione tra i volontari dell’associazione Le Colline di Salerno e la Protezione civile comunale per strutturare una sinergia sistematica e presidiare le aree più esposte del territorio cittadino agli incendi e al dissesto idrogeologico. 

(e.t.)