IL FATTO

Salerno, manutenzione e verde pubblico: un cavillo tiene in piedi le coop

Oggi scade la proroga per l’affidamento del servizio: ma si andrà avanti fino alla prossima aggiudica

SALERNO - È un passaggio contenuto in una determina dirigenziale la chiave di volta che potrebbe salvare i lavoratori delle cooperative sociali che si occupano della manutenzione e del verde, garantendo così ai salernitani la prosecuzione di un servizio considerato nel novero di quelli essenziali. Dopo lo scandalo che ha travolto i vertici delle otto cooperative che gareggiavano per aggiudicarsi gli altrettanti lotti di manutenzione (così come era stato nel corso degli ultimi anni) oggi scade il termine della proroga dell’affidamento del servizio. Ma è in quel testo in cui si stabiliva l’ulteriore termine al 30 giugno che potrebbe esserci la soluzione che tirerebbe fuori l’Amministrazione comunale dal vicolo cieco in cui è finita con l’inchiesta avviata dalla Procura di Salerno.

La determina e la gara. Nella determina firmata dal responsabile del procedimento, Luca Caselli , infatti, si precisava che il servizio di manutenzione veniva prorogato al 30 giugno e comunque fino al perfezionamento della gara d’appalto. Ciò vuol dire che non essendo stata aggiudicata, l’affidamento in proroga del servizio può subire un ulteriore slittamento. Almeno fino a quando non saranno perfezionati tutti gli atti. Una scelta che potrebbe salvare l’Amministrazione da una decisione impopolare ma che dovrebbe essere in primo luogo condivisa col Rup, Caselli. E questo perché la soluzione “a tempo” non può durare sine die, ma deve avere un termine definito oltre il quale non è più possibile continuare a garantire il servizio in proroga con una gara d’appalto di fatto espletata.

Il tampone e l’inchiesta. Si tratta di una soluzione tampone che consente all’Amministrazione di poter avere ancora del tempo per capire quali saranno gli sviluppi dell’indagine della Procura e quali eventuali soluzioni trovare. Ma questo non risolve il nodo principale attorno a cui si avvita questa vicenda che rischia pesantemente di incidere sulla gestione ordinaria della città: il servizio, infatti, continua a essere nelle mani delle stesse cooperative che - secondo le ipotesi al vaglio dei magistrati - avrebbero brigato contro il loro committente. È, infatti, su questa ipotesi investigativa (e sul reato di turbativa d'asta ) che si sta concentrando l’attenzione dei magistrati che stanno cercando di fare chiarezza sui rapporti che esistevano - ed esistono - tra le cooperative sospettate di aver fatto “cartello” in danno dell’Ente salernitano. Soprattutto i magistrati stanno esaminando i faldoni sequestrati la scorsa settimana dagli agenti del Nucleo reati contro la Pubblica amministrazione della Squadra Mobile di Salerno e stanno indagando su come veniva organizzato il personale rispetto alle risorse che le cooperative cosiddette di tipo B avevano a disposizione e sulla gestione dei parchi pubblici cittadini.

Il parere dell’Avvocatura. Finora, l’unico ad aver chiesto un parere all’Avvocatura per comprendere come procedere e in attesa di avere indicazioni politiche dall’Amministrazione è stato proprio l’ingegnere Caselli che dovrebbe sottoscrivere l’aggiudica dell’appalto. Intanto alle 14 di oggi scadrà l’ultima fase del servizio che l’ingegnere ha autorizzato e dovrebbe anche essere sbloccato il pagamento del servizio che è stato prestato dalle coop. Stando alle relazioni che il responsabile dell’attuazione del contratto ha stilato fino all’ultima scadenza, tutti i controlli sono andati a buon esito e i lavoratori erano tutti (e sempre) al posto dove era indicato che fossero. Un quadro che attende ora conferme dal sequestro probatorio della scorsa settimana e su cui è al lavoro la Procura. Gli inquirenti al momento lavorano sulla gara in corso; ma, con molte probabilità, torneranno presto al Comune per acquisire gli atti relativi alle gare già espletate.

(e.t.)