Salerno, manca il numero legale Salta il voto su De Luca

Alle 13.48  l'assenza in aula di molti consiglieri della maggioranza  ha determinato la mancanza del numero legale per continuare la seduta. Saltata la verifica dell’incompatibilità del sindaco De Luca per il doppio incarico. Gagliano: "Come Salernitana-Nocerina..."

Il consiglio comunale di Salerno rinvia ancora una volta la discussione sulla incompatibilità del sindaco e vice ministro Vincenzo De Luca. L'argomento era all'ordine del giorno dell'assemblea cittadina di oggi, ma è venuto meno il numero legale prima che si discutesse il dodicesimo punto all'ordine del giorno, ovvero la verifica della incompatibilità del sindaco Vincenzo De Luca. All'appello hanno risposto solo 7 consiglieri della minoranza e 6 della maggioranza. Numeri insufficienti a raggiungere il quorum per proseguire la seduta. Ora toccherà alla conferenza dei capigruppo a stabilire una nuova data per affrontare la questione che si trascina da mesi e sulla quale si è pronunciata anche l'Antitrust, ritenendo incompatibile l'incarico di sindaco con quello di sottosegretari.

Queste le dichiarazioni rilasciate su facebook dal consigliere Salvatore Gagliano: "Questa mattina alle ore 13.50, a distanza di soli 50 giorni, al Comune di Salerno, si è ripetuto un episodio tipo Salernitana-Nocerina del 10 novembre scorso. Difatti a partire dalle 13.40, la maggioranza che era composta da 21 consiglieri, improvvisamente si è di fatto evaporata, visto che prima si sono allontanati alla chetichella gli assessori e poi ad uno alla volta, in maniera molto disinvolta, sono andati via ben 15 consiglieri, lasciando in un'aula deserta solo 6 consiglieri della maggioranza che uniti ai 7 dell'opposizione, non riuscivano a far raggiungere il numero legale, indispensabile per poter proseguire il Consiglio. A quel punto, l'arbitro Antonio D'Alessio decretava la fine della seduta, per mancanza del numero legale, salvando cos' l'incompatibilità del Sindaco De Luca. Pertanto con questo episodio, si è scritta una brutta pagina nell'anno 2013. Per il caso Salernitana- Nocerina è intervenuta la Procura Federale, in questo caso chi interverrà? Forse Renzi visto che è il salvatore di tutto!!!".

Questo il racconto cronologico della giornata:

Ore 13.48 - Salta il numero legale. La seduta è sospesa

Ore 13.30 - La discussione sulla delocalizzazione della palestra è diventato motivo di una ampia discussione sulle strutture sportive a Salerno. Opposizione e maggioranza si sono confrontate sullo stato delle cose.

Ore 13.42 - Violenta lite in consiglio sull'assenza di molti consiglieri di maggioranza. Chiesta la verifica del numero legale.

Ore 12.52 - L'assessore all'urbanistica Mimmo De Maio ha relazionato sulla delocalizzazione della palestra Senatore prevista a seguito del progetto di finanza per la riqualificazione dello stadio Vestuti. Inizialmente la palestra era prevista al Vestuti, poi si era ipotizzato di spostarla  al parco Pinocchio ora è prevista ad Ogliara nei pressi della scuola media

Ore 12.45 - Sui provvedimenti finanziari relativi ai tre punti all'ordine del giorno: variazione al bilancio di previsione; trasferimento compensativo per abolizione seconda rata Imu; salvaguardia degli equilibri di bilancio, opposizione vota compatta no ai punti uno e tre.

Ore 12.30 - L'emendamento alla delibera di variazione bilancio che averrebbe dovuto presentare la maggioranza non c'è.

Ore 12.16 - La maggioranza pare stia preparando un emendamento alla manovra di assestamento dove, raccogliendo le osservazioni dei revisori (poca prudenza sulle possibili entrate dalla vendita di centrale del latte e diritti edificatori) si dirà che esclude le le entrate e anche le uscite come chiesto dall'opposizione.

Ore 11.10  - Il Consiglio comunale “non può discutere il Bilancio di previsione”. Il motivo, come spiegato in aula  dall’assessore al bilancio Buonaiuto, è la “fluida situazione normativa sui tributi locali all’attenzione dei provvedimenti del Governo”. Uno degli esempi è l’Imu: "l’amministrazione- dice Buonaiuto- ha dovuto affrontare un percorso ad ostacoli per quanto concerne le tasse locali: Tarsu e la Tares, per arrivare alla Service tax suddivisa in Tari, che prenderà il posto della Tarsu o della Tia  e in Tasi, poi è stato il momento della Trise, che è stata una meteora e ancora la Tuc e in fine, almeno per il  momento, la Iuc, ma non dimentichiamo la Tia1 e la Tia2. Una Babele di sigle”. Un contesto definito “schizofrenico”. Poi l’apertura del dibattito con Celano e Cammarota che hanno criticato quanto in questi giorni emerso soprattutto relativamente al parere negativo espresso dai revisori dei conti sul bilancio di Palazzo di Città, arrivando a chiedere la loro presenza in aula.

Ore 10.15 - Il consigliere Adinolfi tra le interpellanze chiede la possibilità di creare una commissione speciale per monitorare l'ipotesi di accorpamento delle autorità portuali di Napoli e Salerno vengano accorpate

Ore 10.10 - Celano, nello spazio dedicato alle interrogazioni e interpellanza, chiede un intervento immediato per evitare che il corso Vittorio Emanuele si trasformi in un bazar con tanti venditori ambulanti

Ore 10.05. - Il consigliere Antonio Cammarota chiede al sindaco il perché non è stata ammessa la diretta televisiva del consiglio: " chi ha paura delle telecamere?" Domanda al sindaco. All'avvio del consiglio comunale Cammarota ha presentato alcune interpellanza tra le quali quella di una ordinanza specifica per evitare quello che è successo alla vigilia di Natale a piazza Flavio Gioia per avere un Capodanno più sicuro e pulito.

Ore 10 – E’ iniziata la seduta fiume di fine anno del Consiglio comunale. All’ordine del giorno, dopo le interrogazioni e le interpellanze, figurano provvedimenti di natura finanziaria, tra cui le variazioni e l’assestamento di bilancio; e di natura urbanistica, in particolare i progetti di finanza per lo stadio Vestuti, con il contestuale trasferimento della palestra Senatore, e di un campo di calcio in via Villafranca.

Infine, ultimo punto all’ordine del giorno, l’incompatibilità di Vincenzo De Luca per il doppio incarico, quello di sindaco e di vice ministro.