IL RACCONTO

Salerno, la signora Giovanna Gisolfi: «Così ho messo in fuga quei ladri di notte»

La donna vive a Sordina e la scorsa notte ha sventato l'ennesimo furto

SALERNO. «Credevo fosse mio figlio, ma quando mi sono accorta che erano i ladri ho cominciato ad urlare e li ho messi in fuga». Giovanna Gisolfi la scorsa notte ha sventato l’ennesimo tentativo di furto in appartamento nella zona collinare di Salerno. La donna si trovava da sola a casa, al civico 12 di via Matteo Lecce, nella piazzetta di Sordina, poco distante dal capolinea dei bus.
L’abitazione si trova al secondo piano e all’interno di un cortile di un’antica dimora, alla quale si accede attraverso più rampe di scale che si incrociano sulle logge. «Erano all'incirca l’1,45 di ieri notte – ricorda la donna – mio marito , una guardia giurata, era a lavoro ed io da sola in casa. All’improvviso ho sentito forti rumori e spingere in modo violento il portoncino di casa. Inizialmente credevo fosse mio figlio e ho cominciato a chiamare il suo nome. Ma subito mi sono accorta che nessuno rispondeva nonostante qualcuno continuasse a spingere la porta come a cercare di entrare. A questo punto, mi sono resa conto dell’orario alquanto insolito per una visita familiare, ho acceso tutte le luci di casa e ho cominciato ad urlare e solo così hanno smesso di forzare il portoncino e ho sentito che scappavano rumorosamente per le scale».

Salvatore De Napoli
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