STRADE DI SANGUE

Salerno, la sicurezza “sacrificata”: «Niente mezzi e uomini»

Napoli frena sull’autovelox fisso e s’appella al buonsenso: «Più responsabilità»

SALERNO - La sicurezza delle strade e dei cittadini “sacrificata” sull’altare della burocrazia e della carenza dei fondi. È quanto emerge dalle parole del sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli : intorno alle 10 di ieri mattina, il primo cittadino si è precipitato a Torrione, sul lungomare Marconi, per comprendere cosa sia accaduto, quali siano state le cause dell’ennesimo incidente mortale avvenuto in città e costato la vita all’84enne Michele Tabano . Napoli si è confrontato con gli agenti della polizia municipale agli ordini del comandante Rosario Battipaglia che per lunghe ore hanno effettuato i rilievi dell’incidente e regolato il traffico (per molto tempo, il lungomare è stato interdetto dalla chiesa di Santa Maria ad Martyres e fino alla zona di Pastena), con il responsabile dell’Humanitas, Roberto Schiavone, ma anche con tanti cittadini presenti sul posto che hanno chiesto al sindaco interventi veloci e concreti per far sì che non si registrino più queste tragedie.

Ma Napoli, nelle sue parole, è stato chiaro: il Comune potrà fare poco e, dunque, c’è da affidarsi soprattutto al buonsenso dei cittadini che si mettono alla guida. «Bisogna che i tanti guidatori abbiano nella testa una ragione di prudenza. C’è rammarico e dispiacere per questa vita persa: qui c’erano le strisce pedonali, segnali luminosi, cartelli che indicano l’attraversamento stradale. C’è bisogno che ciascuno si renda responsabile dei propri atti», la premessa di Napoli a riguardo dell’ultimo incidente.

Nelle sue parole, il primo cittadino evidenzia con forza la necessità che la stella polare di tutti debba essere la prudenza. «Stiamo acquistando insieme all’assessore alla Sicurezza, Claudio Tringali , dei dispositivi da dislocare sulle strade ma per quanto si possa intervenire, c’è bisogno soprattutto di una coscienza individuale. Le scuole devono fare educazione stradale, dobbiamo promuovere come stiamo facendo delle campagne di sensibilizzazione. Ora, però, ci troviamo di fronte a una nuova vita umana persa: è una tragedia».

Sugli interventi da mettere in atto in quella che, sempre più, sta diventando la “spoon river” del capoluogo, Napoli ha le idee chiare. Ma l’attuazione non dipenderà soltanto dall’amministrazione: «Verificheremo l’utilizzo dei “materassini berlinesi” sul lungomare ma c’è bisogno delle autorizzazioni da parte del Ministero delle Infrastrutture e di quello dell’Interno per dislocarli. Noi possiamo mettere tutti i dispositivi del mondo: certamente mitigheremo queste situazioni, però se non si ha la consapevolezza che in città non si corre, diventa tutto inutile. Anche perché evidenzia ancora il primo cittadino - l’area fra la piscina Simone Vitale e il bar Marconi viene considerata da tanti una corsia d’accelerazione».

Ma, in attesa della possibile innovazione per “rallentare” auto e moto sul lungomare, c’è da fare i conti con la carenza di uomini e mezzi per i controlli: «Gli autovelox fissi? Non credo. Non possiamo mettere delle pattuglie fisse dei vigili urbani sul lungomare ma possiamo soltanto far transitare con maggiore intensità gli agenti della municipale. Non abbiamo gli uomini per presidiare così puntualmente tutte le strade».

Insomma, la situazione è destinata a restare ancora tutta da chiarire. E proprio l’ennesimo incidente mortale verificatosi in città, il nuovo investimento fatale arrivato a pochi giorni di distanza da quello costato la vita ad Assam, la giovane ricercatrice universitaria kazata travolta e uccisa sulle strisce pedonali nei pressi del teatro Verdi, fa mettere nel mirino l’operato dell’amministrazione. Ad alzare la voce, adesso, è il parlamentare salernitano di Noi Moderati,

Pino Bicchielli : «Ora l’assessore Tringali rassegni le dimissioni », l’urlo del vice presidente alla Camera del partito della coalizione di maggioranza. «Salerno non è una città sicura, non possiamo continuare a raccontare frottole ai cittadini. Proprio nelle ultime ore, l’assessore ha ammesso che questa è una città “insicura” mentre il sindaco, incurante di quanto accade in queste settimane, conferma di dover chiedere, ancora una volta, il sostegno della Regione Campania per mettere in atto tutte le iniziative utili a fermare questa strage. Si parla di zona 30, autovelox ma per il momento restano chiacchiere».

Per il vice presidente di Noi Moderati «è necessario un atto di responsabilità da parte dell’amministrazione comunale, incapace di garantire la sicurezza, a partire dall’assessore Tringali che dovrebbe rimettere il suo mandato nelle mani del sindaco, per rispetto di una città che continua ad essere mortificata dall’immobilismo in cui versa da anni».