IL REPORTAGE

Salerno, la piazza dei disperati: "Bivaccano tra chi prega"

Ubriachi e rifiuti al Santuario del Carmine: "Togliete le panchine"

SALERNO - Il soffio di vento che arriva invece di essere un sollievo sparge un tanfo insopportabile e quasi ci si mortifica a scoprire che la fonte di un odore così nauseabondo arriva dalla persona stesa a dormire ai piedi del monumento che - con tetra ironia - si chiama l’Abbraccio. L’uomo, con abiti lerci, era intento poco prima nella difficile attività (soprattutto se si resta supini e si è ubriachi alle 11) di mangiare qualche acino da un grappolo d’uva. Poco più dietro, un signore seduto tra le aiuole piene di rifiuti tira fuori della frutta da una busta. Le panchine sono tutte occupate da anziani signori che ammiccano a donne dell’Est Europa e da un gruppo di stranieri che si organizzano il pranzo. Accanto, davanti alla porta della Sacrestia c’è una piccola fila di fedeli che attende il proprio turno per la confessione che don Biagio Napoletano, rettore del Santuario del Carmine, tiene all’aria aperta. Sono pochi metri quadrati quelli dello slargo davanti al Santuario eppure qui si concentrano tutta una serie di problemi legati alla convivenza tra gli avventori della piazza e al degrado che si determina.

 

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