CARO ENERGIA

Salerno, la “marcia funebre” dei commercianti: «Aiuti o chiudiamo»

Oltre 50 esercenti sfilano per tutta la città con una corona L’incontro col prefetto Russo: «La tenuta sociale è a rischio»

SALERNO - Clacson a tutto volume, nel cuore del pomeriggio, a scuotere e quasi “svegliare” tutta la città di Salerno, dallo stadio Arechi fino a piazza Amendola. È la colonna sonora del corteo effettuato ieri pomeriggio dagli artigiani e dai piccoli commercianti della città d’Arechi per protestare contro il caro energia che sta mettendo a repentaglio la sopravvivenza di tante imprese. Proprio i salassi per i consumi degli ultimi mesi di gas ed energia elettrica sono stati i grandi protagonisti della vicenda: le bollette, infatti, sono state attaccate a una corona funebre che, affissa dietro a un camion, ha guidato il corteo per le strade della città.

Poi, nei pressi della prefettura, si è tenuta la manifestazione di protesta: «Questo è il funerale delle attività produttive», il coro che si è alzato dai circa cinquanta imprenditori che hanno partecipato al corteo, chiedendo di incontrare il prefetto Francesco Russo affinché si faccia carico delle difficoltà e da tramite con le istituzioni per chiedere aiuti. E Russo ha incontrato i manifestanti: «Sono state esposte le problematiche gravissime dei vari settori - spiega Nicola Guariglia , presidente dell’Associazione panificatori della provincia di Salerno e fra gli organizzatori della manifestazione di ieri che segue quella dei lumini accesi al calar del sole in tante attività commerciali della città - . Il settore della panificazione, ad esempio, rischia completamente di scomparire: non si potrà mettere il prezzo del pane a 10 euro perché si rischierebbero sommosse popolari. Senza interventi non abbiamo altra scelta che chiudere». E proprio Russo ha evidenziato come, da parte delle istituzioni, ci sia una sensibilità particolare per questa vicenda: nei prossimi giorni, infatti, è in programma un incontro fra le Prefetture di tutt’Italia e i delegati del Ministero per comprendere il da farsi.

Il corteo di ieri, però, sembra rappresentare soltanto il primo passo di una protesta che, senza risposte, è destinata ad intensificarsi: «È stata una manifestazione bella, pacifica e molto partecipata che ha scosso le coscienze di tanti salernitani che già conoscono i nostri problemi», prosegue Guariglia. «Ma ora attendiamo atti concreti: senza, ci vedremo costretti a fare degli atti di forza per far capire a chi ci guida che davvero non ce la facciamo più e che è diventato impossibile andare avanti per le attività. Se ci sarà una prossima manifestazione, non so come potrà andare a finire», la preoccupazione del rappresentante dei panificatori che, adesso, spera che la manifestazione di Salerno, così come le tante altre che si stanno susseguendo in tutt’Italia, possano fare da scintilla affinché arrivi un intervento - forte e concreto - che possa dare vero ossigeno a tante piccole e medie imprese che, negli ultimi mesi, stanno vedendo soltanto perdite a causa del caro energia.

(al. mo.)