L'EMERGENZA AMBIENTE

Salerno, l’incubo del mercurio: «Peggio del Casertano»

L’esito dello Spes: «Tra capoluogo e Irno 5 volte i valori della Terra dei Fuochi»

 

SALERNO - Da Salerno a Montoro, in tutto il territorio della Valle dell’Irno fino alla Valle del Sabato, l’inquinamento determinato dalla presenza di metalli pesanti come il mercurio e il cadmio superano di cinque volte i valori registrati nella Terra dei Fuochi. Nelle due aree valutate, infatti, i livelli sono di 4,5 e 4,9 nanogrammi per litro di sangue rispetto alla media campana di 0,8 nanogrammi per litro e di quella dell’area compresa tra il Napoletano e il Casertano dove la quantità di questi metalli si ferma a 0,68 nanogrammi.

I numeri sono contenuti all’interno delle 145 pagine dello studio Spes (Studio di esposizione nella popolazione suscettibile) che sono state tradotte dall’inglese dagli esperti di Medicina democratica dopo che il Comitato Salute e Vita ha ingaggiato una lunga battaglia - anche giudiziaria - per ottenere i risultati integrali dell’indagine condotta dal 2016 al 2018 attraverso un finanziamento della Regione Campania, con la conduzione responsabile dell’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno e dell’Istituto a carattere scientifico per la diagnosi e la cura dei tumori Fondazione Pascale.

Eleonora Tedesco

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