LA STORIA

Salerno, l’ex spazzino tiene pulito il quartiere

A 84 anni Benito ha ripreso scopa e secchio per raccogliere l’immondizia in via Napoli, a Pastena: «È tutto a mie spese»

SALERNO - Sono trascorsi esattamente 20 anni da quando il signor Benito Rienzi è andato in pensione. Eppure la scopa, la paletta e l’amore per la pulizia delle strade cittadine non lo ha mai più abbandonato. Così, ogni mattinata, scende nel cortile di via Napoli per spazzare via resti vari, mozziconi e cartacce e si prende cura del giardinetto che ha creato con alcune signore del quartiere. Un lavoro, quello del signor Benito, apprezzato dai condomini del quartiere che, però, denunciano nel contempo anche l’assenza completa di uno spazzino “ufficiale” di Salerno Pulita. «Qualcuno mi domanda chi me lo fa fare ma io non ci faccio caso e pulisco anche davanti alle loro case. Per me - spiega il signor Benito - è un modo per dare un contributo alla collettività ma anche per tenermi sempre attivo». Con i suoi 84 anni portati alla perfezione, una moglie e 10 figli, il signor Benito è praticamente un’istituzione nel quartiere Pastena: basta trovarsi in zona, chiedere di lui e chiunque saprà indicare dove si trova.

«Quando ero spazzino per il Comune - ricorda - ero sempre molto attento all’efficienza del mio lavoro. Se dovevo fare le mie due ore le facevo e lasciavo la strada linda, pulivo anche sotto le auto. Non come vedo fare adesso che quando una macchina va via resta tutto sporco... ». E la battaglia quotidiana del signor Benito è anche rivolta contro i piccoli - ma non insignificanti - gesti di inciviltà: «Ci sono persone scostumate che sembra non abbiano proprio interesse per gli spazi comuni. Anche chi getta i mozziconi dal balcone invece di essere civile incolpa la mancanza di spazzini. Certo sarebbe bello se ogni tanto uno di loro si facesse vivo ». Il signor Benito, infatti, accumula tutta la spazzatura che spazza via in un cassonetto (di sua proprietà) che posiziona all’angolo della strada e che viene prelevato durante gli orari di raccolta dei rifiuti. «Dopo la gelata dell’anno scorso - ricorda - ho raccolto almeno 10 sacchi pieni di rifiuti vari. Pensavo anche che le piante non sarebbero mai più cresciute, invece sono di nuovo rigogliose ».

Da quando alcune delle signore che lo aiutavano nella cura del giardino non ci sono più, le incombenze di potature e annaffiatura sono tutte sulle spalle di Benito. A vegliare sul suo lavoro ci sono una statua di Padre Pio e una della Madonna, una sorta di doppio altarino realizzato - anche questo - dall’ex comunale. «Qui faccio tutto a mie spese: sono io che compro i sacchetti della spazzatura, scopa e cassonetto sono miei, i secchi e l’acqua per le piante ce li metto io e tutto e pagato di tasca mia», precisa. Mentre è al lavoro, alcuni condomini lo fotografano dall’alto, quasi a voler dare una sorta di tributo social a questo personaggio così amato a Pastena. «Nono vorremmo che il lavoro di questa persona così attenta fosse un alibi per Salerno Pulita di continuare a non mandare uno spazzino. Il suo è un lavoro meritorio ed è soltanto grazie a lui che questa zona è così pulita e curata ma non può essere una persona anziana ad avere responsabilità che spetterebbero ad altri».

(e.t.)