Salerno, invasione di topi e blatte nel quartiere Pastena

I commercianti esasperati si sono dati al “fai da te”: «Sono tre anni che paghiamo di tasca nostra una ditta specializzata»

SALERNO. Dal tramonto all’alba la zona orientale si popola. Non di vampiri, come nell’omonimo film di Robert Rodriguez, ma di ugualmente temibili ratti e blatte. Non è una novità. Sono anni che residenti e commercianti imprecano, sottoscrivono esposti, chiedono maggiore attenzione. Poi la rassegnazione ha preso il sopravvento sulla rabbia – perché in qualche modo l’emergenza va pure risolta – e quindi in tanti si sono dati al “fai da te”, tentando di perimetrare al meglio i loro appartamenti e soprattutto le loro attività, con calce e disinfettanti.

«Sono tre anni che mi rivolgo a una ditta privata, che pago a mie spese, per tentare di porre fine a questa continua invasione – spiega Matteo Ragone del bar Gianni, a una manciata di passi da Villa Carrara, a Pastena – Ho investito dei soldi che altri avrebbero dovuto tirare fuori, ma non posso dirmi ancora al riparo. L’altra mattina ho trovato un topo morto sotto la saracinesca e ogni giorno, all’apertura, c’è un tappeto di blatte stecchite». Per chi lavora nel campo della ristorazione, non è una cosa da poco: «Che devono pensare i clienti? Che non teniamo alla pulizia? Da noi facciamo il bagno ai pavimenti con la candeggina, ma neppure basta – incalza Peppe Di Palma della rosticceria Ristosia di via VI Settembre – I marciapiedi sono invasi da scarafaggi volanti e topi di grosse dimensioni che se ne vanno passeggiando dal lungomare a Villa Carrara. Un’indecenza e nessuno interviene. A farne le spese, più di tutti, siamo proprio noi commercianti che operiamo nella ristorazione». La colpa è anche di chi abbandona in modo indiscriminato i rifiuti in strada: «E dei netturbini che non si vedono mai. Gli operatori di Salerno Pulita, poi, vengono a raccogliere la spazzatura che lasciamo all’esterno dei negozi, con tempi sempre più diluiti», spiega il titolare del bar Gianni.

Ai primi caldi, infatti, l’inciviltà di alcuni, sommata alla mancanza di manutenzione e alla scarsa attenzione per il decoro urbano, creano un mix esplosivo che richiama insetti di ogni tipo. «Anche noi ci siamo attrezzati da soli, facendo una disinfestazione interna del ristorante – ammette Peppe Vicidomini di Marò Bistrot, in via Francesco Gaeta – All’esterno non è possibile perché trappole e veleni potrebbero creare problemi ai cani e perfino ai bambini. Purtroppo non riusciamo a liberarcene. Torrione e Pastena sono quartieri infestati». Escono dalle grate dei tombini e dalle colonne fecali per andare a caccia di cibo, ovunque un odore richiami la loro attenzione. Appartamenti compresi.

«Io abito al secondo piano in via Posidonia – racconta la signora Maria Giordano – L’altro giorno mi sono ritrovata un topo nel frigorifero. Giuro, stavo per morire di infarto. Si sarà infilato mentre avrò dimenticato per qualche minuto la porta aperta. E sono certa che sia salito dalla grondaia».

Ancora più frequente, è la visita serale delle blatte: «Dobbiamo vivere murati vivi – strilla la signora Giovanna Fiorillo – In via Madonna di Fatima svolazzano che è una bellezza ed entrano in casa. L’anno scorso, con l’afa di agosto, stavo impazzendo perché non potevo aprire le finestre. Quest’anno sono stata costretta ad acquistare i condizionatori perché a casa abbiamo un bambino piccolo e non può soffrire così».

Ogni tanto capita che mentre i clienti di qualche bar o ristorante stiano consumando qualcosa all’aperto, si crei il fuggi fuggi generale dettato dalla presenza di roditori e insetti. «Non è la prima volta che capita – spiega Daniele Zotti del bar l’Oasi – e purtroppo anche delimitare l’ingresso delle attività con calce e disinfettanti non basta. Resistono a tutto». Tra le zone maggiormente prese di mira, c’è il porticciolo di Pastena: anche in questo caso la cooperativa Pastena 94 ha effettuato la derattizzazione a proprie spese, rivolgendosi a una ditta specializzata, per scongiurare il rischio che la presenza dei ratti potesse far saltare, per il secondo anno di seguito, l’attesissima festa del mare.

Lo scorso mese di agosto, infatti, la manifestazione popolare che ogni estate richiama centinaia di persone, fu soppressa dallo stesso comitato organizzatore, perché l’area del porticciolo era diventata impraticabile a causa della presenza di roditori di grosse dimensioni.

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