IL CASO

Salerno, infermieri sottopagati sulle ambulanze

Nel mirino la convenzione tra l’Azienda e le “croci” per l’emergenza “118” sul territorio

 

SALERNO - Infermieri che guadagnano 50 euro in 12 ore di servizio nel settore dell’emergenza 118 e autisti di ambulanze che percepiscono la stessa cifra in 24 ore lavorative. Questo si traduce rispettivamente in un guadagno di poco pi di 4 euro l’ora per gli infermieri e di poco più di 2 euro l’ora per gli autisti. È questo il frutto della convenzione che l’Asl di Salerno, guidata dal manager Mario Iervolino, ha stipulato con varie associazioni che si occupano di assistenza sanitaria sul territorio e che forniscono ambulanza, autista e infermiere. Una organizzazione del servizio di emergenza territoriale contro il quale punta il dito il segretario territoriale del sindacato degli infermieri Nursind, Biagio Tomasco, che chiede l'intervento della Regione. La richiesta del sindacato è quella di utilizzare nel servizio di emergenza del 118 «gli infermieri che sono collocati nella graduatoria dell’avviso pubblico dell’Asl di Salerno». In pratica il Nursind chiede che sulle ambulanze, insieme ai medici e agli autisti, salgano anche gli infermieri che dipendono dall’Azienda sanitaria; una richiesta che ha come finalità anche quella di contrastare la pratica diffusa di corrispondere ai professionisti cifre estremamente basse per un servizio altamente specializzato. «C’è la necessità – puntualizza Tomasco – di internalizzare il servizio 118 dell’Asl di Salerno a mezzo manifestazione d’interesse di tutti gli infermieri attualmente utilmente collocati nella graduatoria dell’avviso pubblico dell’Asl». «Relativamente alla problematica delle varie Croci che si occupano del servizio 118 in provincia di Salerno, riteniamo ineludibile - afferma il sindacalista - sradicare talune mal practice che avvengono sulle ambulanze, non ultima quella dello sfruttamento lavorativo di tanti giovani che si vedono riconosciuto il loro operato con somme orarie ridicole che non arrivano ai 5 euro l’ora». Di qui l’invito all’Opi (Ordine delle Professioni Infermieristiche, ndr) provinciale di effettuare riscontri, stante la mancata applicazione delle tariffe individuate. Già nel lontano decreto 49 fu ribadito che il servizio 118 dovesse rientrare nell’esclusiva gestione dell’Asl di Salerno, senza intermediari. Tomasco conclude il suo appello ribadendo che «l’ultima stesura del Patto per la salute del 18 dicembre 2019 aprirebbe la strada all’immissione in ruolo di nuovo personale formato e con esperienza nel sistema 118 della provincia di Salerno, che potrebbe essere riutilizzato nei momenti di quiescenza del servizio 118, nei pronto soccorso, sanando l’atavica carenza di personale».

Marcella Cavaliere