IL FATTO

Salerno, incroci sul lungomare: allarme incidenti

Tra il “Marconi” e il porticciolo di Pastena corse notturne e divieti ignorati dagli automobilisti

SALERNO - È diventata una delle strade più pericolose della città: è il tratto di lungomare che va dall’incrocio del “Bar Marconi” fino al porticciolo di Pastena. I punti più a rischio sono le intersezioni con via Madonna di Fatima, via Francesco Gaeta e via Lucania: strade che si trovano sulla sinistra e chi arriva dal centro e vuole imboccarle o per immettersi su lungomare Marconi o Colombo è costretto a intersecare il flusso veicolare principale. Chi giunge dai semafori all’incrocio con via Antonio Mantenga (altezza bar Marconi), fino quasi al distributore della Esso percorre un tratto rettilineo che invita a correre, dall’area di servizio in poi la strada piega leggermente a sinistra e così, i pedoni che attraversano sulle strisce pedonali, sono visibili solo quando sono al centro della carreggiata e all’ultimo momento, con grave loro pericolo. Lo stesso vale per le vetture che intendono svoltare per via Madonna di Fatima.

E c’è chi, trovando auto ferme per consentire il passaggio sulle strisce pedonali, non riuscendo a frenare, invade addirittura la corsia opposta di marcia. Molti, inoltre, sempre a causa della velocità sostenuta, non riescono a svoltare per via Madonna di Fatima, finendo sulle vetture in sosta. In più in zona ci sono le strisce pedonali all’altezza delle tre fermate di Busitalia, necessarie per raggiungere Pastena, divenute pericolose da attraversare. Le proteste dei residenti. «Fra poco farò pagare il biglietto per affacciarsi dal mio balcone per assistere alle corse a 160 chilometri l’ora, di giorno e di notte, come in Formula 1 commenta Matteo Viola , autista di bus che abita al primo piano del palazzo all’incrocio lungomare Colombo via Madonna di Fatima - Qui la zona è molto abitata: non vorremmo assistere prima a una tragedia e poi si interverrà». E Federico Cecere della Fondazione Filomena Gambardella onlus, centro di riabilitazione ribadisce: «L’utenza che frequenta il nostro centro spesso ha problemi motori, e poi ci sono bambini e anziani. Un viavai continuo di persone che devono attraversare il lungomare, e in alcuni orari le auto sfrecciano a forte velocità».

Giuseppe Esposito è il gestore del Bar Beach di lungomare Colombo: «La velocità delle auto è alta di notte e nelle prime ore del mattino. In più, di giorno, chi arriva dal Centro si trova il sole di fronte, viene abbagliato e non vede i pedoni che attraversano o le vetture che svoltano a sinistra. Se la velocità non è bassa, il rischio di incidenti è elevatissimo. A settembre 2018, una moto è letteralmente entrata nel mio bar perché il guidatore non aveva visto un’auto che svoltava». Pericolose, secondo il barista, le strisce pedonali su lungomare all’altezza dell’incrocio con via Gaeta, perché si rischia di essere investiti da chi s’immette sulla strada principale. Daniele Zotti , uno dei titolari del bar Oasi, sottolinea un altro comportamento pericoloso di molti automobilisti che arrivano da via VI settembre 1860 e invece di svoltare a via Gaeta per immettersi sul lungomare, imboccano via Madonna di Fatima controsenso, causando incidenti: «Abbiamo chiamato il Comune che è intervenuto per sfrondare un albero che rendeva non visibile il divieto di accesso di via Madonna di Fatima direzione lungomare. È stato installato pure un secondo segnale di divieto, ma spesso non viene rispettato, con grave pericolo per pedoni e per le altre vetture».

Le proposte al Comune. Residenti e commercianti chiedono l’installazione delle strisce pedonali rialzate, che costringono le auto a rallentare. Il barista chiede anche di rimuovere quelle all’incrocio con via Ventimiglia. Per Viola, invece, «i dossi non vanno bene, ma bisogna elevare le multe a chi va oltre la velocità consentita, installando autovelox in funzione pure di notte: sarebbe un ottimo deterrente». Altri residenti e professionisti, come Cecere, ritengono utile l’istallazione di un semaforo prima del distributore di carburanti. Per via Madonna di Fatima, poi, basterebbe allungare il marciapiede lato sinistro in direzione della chiesa, per rendere difficile svoltare controsenso.

Salvatore De Napoli