Diocesi

Salerno in pellegrinaggio a Santiago de Compostela

E' il terzo viaggio della fede guidato dall'arcivescovo Moretti

Tra tutti i viaggi sui sentieri della fede, il cammino di Santiago de Compostela è sicuramente quello che ha più appeal. Vuoi perchè Finisterre era considerato il confine del mondo evangelizzato, vuoi per la letteratura e la filmografia che hanno celebrato i luoghi che custodiscono la tomba di Giacomo il Maggiore, gli ottocento chilometri che si snodano tra la Francia e la Spagna, hanno esercitato una forte mistica seduttiva.

A partire dal Medioevo, quando, il terrore di una imminente fine del mondo, spinse i fedeli (e chi decise di diventarlo alla soglia dell'anno Mille) a solcare tre strade verso Roma, la Terra Santa e appunto Santiago. Che sarà la meta del terzo pellegrinaggio diocesano, guidato da monsignor Luigi Moretti. Nei prossimi giorni, l'arcivescovo diffonderà attraverso il sito della diocesi, la lettera di invito a prendere parte al nuovo viaggio di fede, dopo quelli già fatti a Gerusalemme e Lourdes. Sono due gli elementi sui quali Moretti fa leva per incentivare i cittadini a seguirlo, dal 24 al 29 agosto, in un percorso che toccherà il monastero di Tibaes a Braga, Oporto, Coimbra (dove si trova il Carmelo nel quale ha passato la vita l'ultima veggente di Fatima, Suor Lucia), la stessa Fatima e per finire Lisbona (la città che ha dato i natali a Sant'Antonio di Padova).

Il primo è la centralità della famiglia (alla cui vocazione e missione è ispirato il Sinodo), un'istituzione disgregata e da recuperare, nel solco della famiglia di Nazareth che rappresenta l'ultima apparizione mariana. La seconda è la tensione a diventare quella che Papa Francesco chiama «la Chiesa in uscita», capace di rinnovarsi dal di dentro delle periferie geografiche ed umane, a partire da luogo che era considerato la colonna d'ercole dell'evangelizzazione. Ma l'idea è anche quella ripercorrere, virtualmente, le tre tappe che caratterizzarono i pellegrinaggi medievali.

«A Roma la diocesi è già stata nel 2012, in occasione della beatificazione di don Mariano Arciero, nativo di Contursi - ricorda don Pietro Rescigno, che si occupa dell'organizzazione dei viaggi della fede - Poi siamo approdati in Terra Santa, il primo e vero pellegrinaggio guidato dal nostro arcivescovo. Ci è sembrato giusto chiudere la prima terna con una meta che nel passato rappresentava quasi un passaggio obbligato, e che oggi continua ad essere attrattiva per i nostri giovani, che vorrebbero fare l'intero cammino a piedi, come da tradizione». Per questa volta, i fedeli salernitani dovranno fare a meno di attraversare Jaca, Sangüesa, Enériz, Pamplona, Logroño, Burgos e León, prima di raggiungere la città spagnola capoluogo della comunità autonoma della Galizia. «Valuteremo la possibilità di organizzare un'iniziativa dedicata solo ai ragazzi», spiega don Pietro. La formula sarà la stessa degli anni precedenti, aereo e bus, con la possibilità, per chi si sentirà di farlo, di percorrere a piedi solo gli ultimi sei chilometri che conducono al Monte della Gioia, il luogo, dove gli antichi pellegrini, scorgendo Santiago, ringraziavano Dio con canti. Al momento non ci sono ancora informazioni dettagliate sui costi del pellegrinaggio, ma come è accaduto nelle due precedenti occasioni, sono previsti pacchetti scontati per i giovani, gli anziani e le persone disagiate.