Salerno, in 8 stipati come topi nell'alloggio-tugurio

Un deposito a pian terreno trasformato in un’abitazione con otto posti letto, tenuto in condizioni disumane e pericolose. A scoprirlo ieri mattina in via Gennaro Trincone gli agenti della Polizia municipale. Con l’aiuto di una pattuglia del nucleo radiomobile della compagnia carabinieri di Salerno, gli agenti sono entrati nel locale che si trova poco lontano dalla Lungoirno. Dentro c’erano solo tre senegalesi intorno ai 60 anni ciascuno, alcuni anche da 30 anni in Italia e con regolare carta di soggiorno, che vivevano in condizioni igienico-sanitarie da brividi accanto a garage o attività commerciali.

L’orrore in pochi metri quadri. Superata una porticina che sembra ricavata da una più grande e con un oblò di aerazione sopra si entra nell’alloggio di fortuna. Dentro c’è un cattivo odore; sulla sinistra una cucina sporca con bombola del gas e affianco un lercio secchio dell’immondizia. Sulla destra un bagnetto con un water, un lavandino e una sorta di doccia: tutto in un poco più di un paio di metri quadrati. Poco più avanti, ammassati, alcuni letti con al centro un vecchio televisore e fili elettrici volanti ovunque.

Uno spazio appena sufficiente per passare oltre e arrivare in fondo, dove sono stipati decine di sacchi con all’interno la mercanzia che i senegalesi vendono sul lungomare di Salerno. Di lato anche capi di abbigliamento di vario tipo. E bisogna fare attenzione a tenere bassa la testa, perché il locale è soppalcato. Nella parte superiore è stata ricavata una stanzetta anche questa col solaio basso, con un letto a castello e altre tre brandine. Buste, valigie, cartoni, sotto e affianco ai letti e lungo le scale. Un ingresso inaccessibile mette poi in comunicazione con l’interno del palazzo. Nel dormitorio il buio, il cattivo odore, la sporcizia e qualche scarafaggio regnano sovrani. Spazi vitali zero.

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