Salerno, il discorso di Cirielli per la festa della liberazione

Alla vigilia del 25 Aprile, festa della liberazione, Il presidente della Provincia Edmondo Cirielli (Pdl) fa affiggere manifesti in cui non si fa riferimento alla resistenza partigiana. C'è solo un elogio dell'esercito americano. Questo il testo del discorso che Cirielli terrà domani a Salerno in occasionedei festeggiamenti

Festa della Liberazione, 25 aprile 1945-2010. Celebrazione 65° anniversario
Allocuzione del Presidente della Provincia di Salerno On. Edmondo Cirielli



La festa del 25 aprile è per noi motivo di riflessione sul valore dei diritti fondamentali dell’uomo e per la convivenza civile e democratica della nostra comunità nazionale e mondiale.

La sconfitta della Germania nazista e la riconquista della libertà, dopo l’esperienza fascista, rappresentano un fatto storico fondativo della nostra nuova comunità nazionale.

In questa circostanza, di certo, il nostro pensiero va a coloro che, nella Resistenza, militari o civili, hanno combattuto per la libertà, ma è altrettanto doveroso ricordare il sacrificio dei giovani soldati degli eserciti alleati e, in particolare, degli USA e dell’Inghilterra, che si sono immolati in Italia e in tutto il mondo per l’affermazione degli ideali di libertà e di democrazia.

L’intervento dell’America nella nostra terra ha sancito un’alleanza che ha garantito un lungo periodo di pace e di progresso economico e sociale, senza precedenti, ed ha salvato l’Italia, come l’Europa, dalla dittatura comunista.

In questo quadro è nata l’Alleanza atlantica che ancora oggi è presidio di libertà e di democrazia e di difesa delle identità  nazionali.

La nuova Italia vi ha aderito, consapevole della scelta di campo che essa avrebbe comportato in termini di tensioni politiche interne, di sacrifici di risorse umane e di assunzione di responsabilità sugli scacchieri internazionali.

Ne sono testimonianza l’allargamento dell’Alleanza ad altre Nazioni che si riconoscono nei valori della democrazia e della solidarietà ed il ruolo di cooperazione e di amicizia riconosciuto alle nostre missioni all’estero.

Dopo la caduta del Muro di Berlino e l’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001 sono cambiati gli scenari politici nazionali ed internazionali, per l’insorgere di nuove forme di competizioni economiche e sociali, culturali e religiose.

In un mondo globalizzato di relazioni accelerate da straordinari supporti tecnologici, il paradigma di lettura della libertà e della democrazia ha in sé sia i timori dell’annullamento delle identità e della sopraffazione dei diritti dell’uomo che la proiezione di una grande speranza di progresso, di pacificazione e di giustizia sociale.

Per questo motivo riteniamo che “libertà e democrazia” sono valori sostanziali della nostra vita quotidiana e presidi irrinunciabili che abbiamo il dovere di difendere ovunque e per chiunque.
Con questo spirito e nel segno tracciato, sia dai padri costituenti che da tutti i partiti, che nel dopoguerra hanno contribuito alla rinascita dell’Italia e della Nazione, l’Amministrazione provinciale di Salerno, che mi onoro di rappresentare, intende celebrare l’anniversario del 25 aprile come pietra viva di un  ricordo che ispira un nuovo progetto di unità nazionale, volto a costruire un futuro migliore per i nostri figli, nel quadro di una  sostanziale alleanza delle Nazioni che si riconoscono nella cultura della democrazia e nella pratica dei valori della tradizione occidentale e cristiana. 

Da Palazzo Sant’Agostino, 25 aprile 2010