POLITICA

Salerno, il centrodestra si compatta: «Ora un candidato civico»

Forza Italia indica la linea agli alleati, Fasano: «Salerno come i grandi centri»

SALERNO - Un candidato “civico” che abbia un certo appeal anche sui moderati. E che, soprattutto, sia un volto nuovo della politica locale, in grado di catalizzare quanti più consensi possibili. Anche dal centrosinistra. È questo, in sintesi, l’identikit del candidato sindaco ideale per il centrodestra a Salerno, che intravede la possibilità di conquistare il fortino deluchiano al Comune. Perciò Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Unione di Centro e Cambiamo cercano di giocarsi nel migliore dei modi tutte le loro carte. E sono alla ricerca di un aspirante primo cittadino in possesso delle caratteristiche richieste. Per il momento, però, non si fanno nomi ma le grandi manovre sono già in corso e contatti sono stati presi con esponenti della cosiddetta società civile per tentare di portare a casa il risultato sperato. Anche perché il tempo stringe (a meno che le elezioni non slittino in autunno) e c’è necessità di trovare, il prima possibile, un candidato che soddisfi tutti, in particolar modo l’elettorato.

La strategia del centrodestra. Del resto, anche dalle stanze dei bottoni romane, la strategia è ampiamente condivisa. E dalle segreterie nazionali dovrebbero arrivare queste precise indicazioni, sulla falsariga di ciò che sta accadendo per le grande città chiamate al voto, a partire da Napoli, Roma e Milano. La parola d’ordine anche a Salerno, pertanto, sarà quella di fare “all-in” su un civico. Un concetto, quest’ultimo, ribadito anche nell’ultima riunione del tavolo di centrodestra che ha visto seduti assieme il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Giuseppe Fabbricatore , il coordinatore provinciale della Lega, Attilio Pierro , il deputato di Forza Italia Enzo Fasano , il vice segretario provinciale dell’Udc Maria De Caro e il coordinatore provinciale di Cambiamo, Luigi Cerruti . «Ho espresso chiaramente evidenzia Fasano - la preferenza di Forza Italia per candidature civiche, sostenute dalle liste di partito, così come stanno provando a concretizzare nelle grandi città chiamate al voto i leader nazionali. Un modo per allargare il perimetro della coalizione ad esperienze e sensibilità differenti».

I civici in campo. La strada, quindi, è tracciata. E, a questo punto, a meno di improvvisi cambi di rotta, scendono le quotazioni dei candidati di partito e in particolare di Giuseppe Esposito e Dante Santoro , indicati come leader della coalizione a Salerno rispettivamente da Fratelli d’Italia e Lega. Prendono quota, invece, i “civici” Michele Sarno e Antonio Cammarota , da mesi oramai impegnati in campagna elettorale, con proprie liste ma con la speranza - mai svanita - di avere al proprio fianco anche i partiti “tradizionali” di centrodestra. Certo, secondo i proclami e le intenzioni, né Sarno, né Cammarota sarebbero prime scelte. Perché l’obiettivo resta sempre quello di coinvolgere se non proprio un neofita della politica, almeno qualcuno che da tempo sia fuori dai giochi. Solo se non si riuscirà nell’impresa, allora si potrebbe virare su Sarno o Cammarota che, per il momento, restano in standby.

Porte aperte. Le porte della coalizione, tuttavia, restano aperte anche ai moderati e a chi è non condivide i progetti e i programmi dell’attuale amministrazione comunale, compresi i transfughi che hanno salutato la coalizione guidata dal sindaco Vincenzo Napoli. Dunque anche agli ex consiglieri comunali di maggioranza che, da qualche mese, hanno sbattuto la porta e lasciato il sindaco uscente. I primi approcci, però, non sono stati dei migliori e, pertanto, c’è chi sta cercando faticosamente di ricucire gli strappi, sia nel centrodestra che tra i centristi, in modo tale da unire le forze per arrivare compatti e uniti al traguardo delle prossime elezioni comunali.

Gaetano de Stefano