LA BATTAGLIA

Salerno, il caso delle Fonderie Pisano arriva alla Corte europea

Il comitato denuncia le violazioni dello Stato italiano

SALERNO - Il caso delle Fonderie Pisano arriva a Strasburgo. Ad appellarsi alla Corte europea dei diritti dell’uomo è il comitato “Salute e vita” che si è fatto promotore e ha depositato il ricorso di un gruppo di residenti di Salerno e della Valle dell’Irno in cui si denuncia la violazione – da parte dello Stato italiano – degli obblighi di protezione della vita e della salute in relazione all’inquinamento prodotto dalle Fonderie. «Trattandosi di un caso di importanza generale in cui è a rischio la vita e la salute dei ricorrenti – spiega Lorenzo Forte , presidente del comitato – confidiamo di ottenere dalla Corte di Strasburgo la trattazione urgente del ricorso e il suo accoglimento nel merito con una sentenza “di principio” che imponga all’Italia di adottare le misure necessarie a rendere la produzione dello stabilimento di via dei Greci conforme alle disposizioni ambientali nazionali ed europee». Tra i punti centrali sottolineati nel ricorso del comitato di cittadini – difesi dallo studio Saccucci & Partners di Roma – si rileva, in particolare, «la violazione del diritto alla vita e all’integrità psico– fisica, in quanto le autorità nazionali e locali hanno omesso di adottare le misure idonee a prevenire e fronteggiare non soltanto i danni ambientali e sanitari derivanti dalle emissioni inquinanti provenienti dalle Fonderie Pisano, ma anche la vera e propria emergenza sanitaria causata dal grave inquinamento industriale prodotto dall’opificio».

(e.t.)